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IL SILENZIO DI ROMA1
Roma è muta. Il fascismo ha compiuto il miracolo sopprimendo le trombe degli autoveicoli. I forestieri non lasceranno più la città eterna spaventati dal rumore. I cittadini potranno dormire. «L’equilibrio psichico e vegetativo» non sarà più turbato. Finito il pericolo «di coagulazioni delle proteine animali», di «cattivo funzionamento del fegato».
«L’eliminazione avvenuta senza attrito — così continua lo «Angriff» quotidiano nazionalsocialista, citato a gara dai fogli fascisti — del rumore stradale, può farci riflettere: si è sofferto per questo rumore, lo si è accettato come un male inevitabile e ci si è adattati ad esso. Ed ora, tutto ad un tratto, in seguito a una saggia decisione, si constata che il male si poteva benissimo evitare e che per la durata di anni si era stati esposti ad un tormento inutile. Altrettanto avviene in molti altri campi della vita, senza che noi ce ne rendiamo conto».
- ↑ Da «Giustizia e Libertà»: 4 gennaio 1935
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