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ALLARGARE GLI ORIZZONTI1


Mentre qualcuno tra gli esuli più debole e più disperato si pone il problema di un ritorno materiale in patria a prezzo di rinunce, noi insistiamo con gli esuli per un ritorno ideale: cioè per un nuovo sforzo inteso a stabilire un rapporto sempre più vivo, di profonda mutua comprensione con gli elementi migliori, più appassionati, della generazione nuova in Italia. Che cosa pensano? Come reagiscono agli eventi che tutti viviamo?

Senza il loro concorso attivo nulla di grande farà l’antifascismo.

Dicevamo appunto nel nostro ultimo articolo che questo è il solo attuale, vero problema per un antifascismo operante e realista: far corpo coi giovani, essere la nuova generazione, abbandonando gli schemi di un antifascismo finito e l’utopia di una riforma compiuta dall’esterno, in qualità di pedagoghi infallibili.

  1. Da «Giustizia e Libertà»: 24 agosto 1934.

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