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UNA BATTAGLIA PERDUTA1


Ci siamo riletto in questi giorni il discorso che Turati pronunciò il 27 giugno 1924 in memoria di Matteotti davanti all’Assemblea dei Deputati di opposizione. Nell’atmosfera di generale esaltazione di quei giorni il discorso ebbe vastissima eco e fu giudicato un capolavoro di umanità e di stile.

Oggi lascia freddi, quasi urtati. Possibile che il 27 giugno 1924 l’opposizione potesse tenere un linguaggio simile?

Poi ci siamo riletto il Patto delle opposizioni. È un documento grigio, redatto nel più irreprensibile stile costituzionale. Apparentemente era rivolto al paese, ma effettivamente al Sovrano. Dopo aver reclamato le dimissioni di Mussolini, l’abolizione della milizia, la fine dell’illegalismo, concludeva affermando che la restaurazione dell’ordine giuridico e politico «non è effettuabile se non per opera di un governo

  1. Da «Giustizia e Libertà»: 8 giugno 1934.
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