Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
FUGA IN QUATTRO TEMPI1
Primo tempo.
Siamo non meno di cento nel «pozzo». Il «pozzo» è il transito ufficiale del carcere di Palermo.
Confusione e luridume. Ergastolani che assaporano la brusca rottura della disciplina ordinaria, mafiosi sfollati dalla cloaca massima rigurgitanti, liberandi che debbono patire settimane di traduzione, coatti, confinati.
È un vociare confuso, rotto da qualche protesta più alta per la minestra che non viene.
Parri, Da Bove, Albini, Spirito, Amelio sono con me. Facciamo circolo su una coperta. Albini è desolato, l’hanno destinato a Lipari. Noi andiamo a Ustica. Gode queste ultime ore in comune come un innamo-
- ↑ Dopo il processo di Savona e dopo la prigionia, Carlo Rosselli fu inviato al confino, in varie residenze, e alla fine a Lipari. Nel 1929 riusciva ad evadere in una leggendaria fuga, che narrò nell’Almanacco Socialista del 1931.
33 |