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PERCHÉ ANDAMMO IN SPAGNA1
Il saluto che siamo venuti qui a dare stasera ai compagni di ogni tendenza che partono o ripartono volontari per la Spagna, ha da essere semplice e virile.
Semplice perché non si tratta di un gesto, ma di un fatto che parla per sé eloquentemente.
Virile, perché questi nostri compagni vanno a combattere, fucile alla mano, correndo i rischi che il combattimento comporta.
I compagni che partono per la Spagna vanno a raggiungere i 2.000 antifascisti italiani che da mesi combattono sul fronte proletario; vanno a raggiungere il primo ma intrepido nucleo della futura armata rossa italiana; vanno a confondersi con le centinaia di migliaia di giovani proletari che a Madrid, a Huesca, a Malaga, fronte Siguenza, Cuenca, Saragozza o Bilbao
- ↑ Discorso pronunciato ad Argenteuil il 1. febbraio 1937. Questo discorso al principio e alla fine è frammentario.
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