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Ora la brezza si è trasformata in vento forte, violento, che arriva a ondate trasportando un carico vario di detriti che disturba gli occhi.
Sulla cresta si sta a mala pena in piedi e si ha quasi freddo.
Muoviamoci dunque per la prima ronda alle sentinelle.
— Salute, compagno. Come va la guardia?
— Va bene. Hai visto quei lumi laggiù?
— Sì. Probabilmente sono segnali. Domani ci informeremo, manderemo magari una pattuglia.
Alle raccomandazioni di buona guardia, risponde un sorriso franco, giovane. Qualche scambio di impressioni, qualche ricordo ancora, e poi la ronda continua.
— Ohè! Chi è? Ho urtato un corpo avvolto nella coperta.
— Niente, sono io, Perrone. Come va la mitragliatrice? A posto?
— A posto.
Il capo mitraglia si avvicina.
— Senti un rumore? Mi sembra un motore.
Scrutiamo insieme la notte.
— Non ti sembra di vedere delle luci di camions?
— Già, sembra. Forse sono camions che vanno da Almudebar a Huesca. Rinforzi di Saragozza.
— Buona notte.
— Buona notte.
Conversazioni ellittiche in cui il giuoco della voce è tutto.
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