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E P V L A R I O C H E I N S E G N A |
[versione diplomatica]
Ver far fritei le in va’-altre moie.
Ta vna compofinone in qucli „> modo, ¡k forma, che fi dice di Copra nel capitolo di farne friteile dell a giuncata. Et babbi dd ftnocchio quando fiorito., & fi ¡tu vole Itila tutta aocioche, alias mettili del fenocphio infìemc_>, altramente ti piace, poterai parare tutte quelle fue feno- chietie.ó ramiceli“,à vno, à vno, ò a doi come ti piace,& tingendo, & voltando malto bene il fenocchio ne la predetta compofitione, li friserai in buon eleo»
Pìj’ frigers peftinatJie.
Nettale molto bine, &cau> inora quel duroclianoia mezole farai aleflare, & cotte che faranno le infarinatiti molto bene, & poi frigerale inbuonoleo.
Capitolo»one per eueeere tua in opti mede.
Prima per fare vna buona frittata,
Batterail*oua molto bene infietne con vno poco delace i & vn poco d*acqua per farla alquanto più mordida. Item vn poco de bon cafio grattato, & coceralli in buon butiro, perche ila piti graffa. Et noiache per faria buona non vuol effe re voltata ne molto cotta, nudala in_* eauola.
Nota, & volendo far, ehefefle verde.
Prenderai fimilmente le cofe fopradette, giungendoui del iciugo di queftj herbe, Gioè bieca,e petrofillo in buotia quantità, e bobine, menta, mazorana, faluia in minor quantità pattando il iciugo per la ftamegna» & fa le filiate.
Per ftr(in altro modo frittila con herbe.
Prenderai le fopradette herbe,& tagliate minàte,le fri geraivn poco in buon butiro, ò oleo mefcolandole con oua,& altre cole iopradfitre farai la fritata, & cocerlla diligentemence>chefiabenelìrettai& non troppo cotta.
Ter fare oua fritellate.
Mette la padella dc’J’eko, e fa che Ha vn poco de oua
[versione critica]
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