Pagina:Rosselli - Epulario, 1643.djvu/71


A   C V C I N A R E. 25

[versione diplomatica]

Ver fare torta graſſa col riſo.

N Lana il rifo e nettalo bene, & f.Ilo cuocere nel latte, 0 in buon brodo graffo tato che fia bé cotto,Srpoi lo caratai fuorafopravn tagliere, laifarallo fugare, & poi pigliaraivn poco di buon caffo frefeo, piiio molto bene giungendoui oua,fecondo la quantità del zuccaro, & de l’acqua rofata, & ancora piacendo vi potrai mettere va puocodi latte, & mifeoiato bene ogni cofa inficine lo metterai ben à cuocere in la padella,offexuando queil’ór- ciine, & modo detto di /opra nel capitolo della torta__. bianca. Et nota che quella richiede, & vuole miriOte_> quantità di cafio,che le altre foprafcritte.


Ter fare torta di farro.

Netta molto bene il farro, e fallo cuocere in buon brado graffo,e poi caualo fuora firnile coire è dttio del riio pigliarsi vna libra di buono enfio freico, e nicza fibra dibuócsfìo vecchio f cèdo pittare I'v» e l’altro grjit tare fi cottumaifo fare. Srhauerai Vina ventr. fca di poi:. co,òvnatetta di vinelli ben cotta tinto eh fii quafidi sfatta,& bé battuta con il coltello, giungi ndoui di b; o- i;e Ipecie.e del zuccaro fi re pifoe,&oi akcódo Iagran- dezza che vorrai fare, &convn poco di zxfì rano. Et mifcolate tutte quelle cofe infiemefofo fon la crolla di iotto, il metterai à cuocere in la padella,e qu;ndo ti pat re, che iia prefio cotta habbi delle [stagne cem’è detto di fopra nel capitolo de le zucche.


Ver fare torta de miglio.

H.ibbi del miglio pillo bene,& fu ben bianco,e,neno, e fallo cuocere in buon larté'di capra, ò devacca, &£j che'lfi cuccia flretto, & che iìa ben cono, & pigliava puco di fiote di farina, & due bi nchi dioua fecondo 1» grandezzachevoifare, &diliempr.-Jiinfieme con la detta farina, & a dii non piacefie 'oua puoidiitcmpe- rareconlatte la farinafopradetta, & diitemperata!a_» materia con Io detto miglio, & menandolo molto bene co‘l cocchiata, ancora Io Iafcierai bollire vn pocchetto


[versione critica]



C    3                        aggiun-