Pagina:Rosselli - Epulario, 1643.djvu/67


A   C V C I N A R E. 33

[versione diplomatica]

£a{ì nella fortiera, coprali con altro sfoglio i gelofa, 6 altro lauoro, e facciali cuocere nel forno, ò fotto il tetto, come più è comodo.

Capitolo quinto per fare torta nel tempo di carne, & prima, per fare vna torta bianca, e buona.

Piglia due libre de buono callo frefco, & taglialo mi- i nulo è pillalo molto bene, & piglia quindici, ò ledici a!- i bumi, onero bianchi de oua, & macinali molto bene con quello cafioaggiungiendoui vna libra di zucc irò, meza tìnza di gengeuero più bianco, che tu pòIIThauere fimi'I- niente meza libra de diltrurto de porco bello, e bianco, ouerinlocode diilrutto altro tanto butiro buòno, ; frelco. Item del latte competenteméte quanto che balli. I Poi farai la pallaouerO crolla in la padella Cottile, come voleelfere, &metteralla è cuocere dandoli il fuoco adagio de fotto, & di fopra, & farai che lìa di fopra vn poco colorita per il caldo del fuoco. E quando ti parera cotta, caccia fuora della padella, & d i L yra vi metterai del zuc- ii caro fino, & dell'acqua rofata.

Per fare vna torta gialla, e buona.

Pigliarsi altro tanto callo, come è detto nel capitolo t di lopra della torta bianca, & grattalo, e nòta che quanto è più graffo il calcio,tanto è meglio,poi habbi dd’her- f bette, petrolillo,& mazorana.Si nettate,& lauate,& bat- . txie molto bene con \n coltello, &metterale infreme con ; quello Callomenandole, & mefcohndole molto beiie_j i nel mortaro, tanto, che iìano, ben batrute,& incorporsfé li aggumgendoui de l’oua, & del pepetanto che balta , & ( vn poco di zaffiranno, itera de buon buttiro^ó diilrutto j melcolando, 20 incorporando tuttequelle’cofJ.inlitme com’ho detto, e quello pieno méttenti in vna padel!a_j con vna croila di fotte, &o vnadifòpràdiimloii iliuoco temperatamente, e quando te par che Ila meza cotta, ac- 0 ciò para più bella , con vn rolcio de oua battuto, & con ji vo poco di zaffaranno la farai gialla. Nota à corioicete_-» rj quando, è cotta, poni mente quando la crolla di fopra lì


[versione critica]



C                            leuarà,