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58 physiophilus.

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D’erbe le valli giacciono, spaziosi
Stendonsi a destra ed a sinistra i campi
I quai traversa il fiumicel che in bianca
Ghiaia si frange, e a cui d’intorno spiega
La non mai stanca rondinella il volo.
E dove amene sorgono colline
Quì boschi vedi e folte macchie, e in mezzo
Di tigli e querce nereggiar cipressi50
Tra il verde, e rare biancicar le case,
Sol d’arte fregio alla natura. Ovunque
Io mi diletti o dei boschetti al rezzo,
O pei prati novei mover le piante
Io mi sollazzo ovunque. Ecco già guizza
Fuor dell’ombrosa amata siepe il nero
Merlo squittendo; il rampicante picchio