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ornithogonia. | 27 |
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Forse ai soggiorni, che felici i vati
Chiamaro un dì, da tai canori augelli
Il nome venne (benchè fama è ch’essi
Così dai cani fossero nomati);370
Chè ognor di canto l’aer suona, ognora
Volan gli augei per l’odorate selve,
E di lieti gorgheggi il loco tutto
Empion beati, e l’anime pietose
Con incantevol melodia molcendo
Van dei defunti. Or’io chè bramo i fiumi,
E le selve, e le siepi, e l’onda, a cui
Da presso lene col soave canto
L’insonne augello il petto? Ognor gradito
A me del rosignuol l’emulo fia,380
Che viene a noi dalle Canarie, cinte
Dal mar d’Atlante, e che sì dolci note
Prigioniero temprando, i gravi studi,
E le ingenue dell’uom fatiche alleggia.
Nicola Taraschi.