Pagina:Rosa Luxemburg - Lo sciopero generale il partito e i sindacati.djvu/54


— 54 —

La divisione infatti fra la lotta politica e la lotta economica non è che un prodotto artificiale, per quanto storicamente spiegabile, del periodo parlamentare. Da un lato durante la marcia tranquilla, «normale» della società borghese, la lotta economica è dispersa, sbriciolata in una moltitudine di lotte parziali in ogni industria, in ogni ramo della produzione. Dall'altro lato, la lotta politica è condotta non dalla massa stessa in un'azione diretta, ma conforme alle regole dello Stato borghese per mezzo di rappresentanze, per la pressione sui poteri legislativi. Una volta che sia aperto un periodo di lotte rivoluzionarie, una volta cioè che sul campo di battaglia sia scesa la massa, cessano lo sparpagliamento della lotta economica e la forma indiretta parlamentare della lotta politica; in un'azione rivoluzionaria di massa, lotta politica e lotta economica fanno tutt'uno ed il limite artificioso tracciato fra sindacati e Partito socialista — come fra due forme separate e distinte, è semplicemente cancellato.

Ma ciò che apparisce così evidente nel movimento rivoluzionario di massa, esiste altresì come stato di fatto reale nel periodo parlamentare. Non vi sono due lotte differenti della classe operaia, una economica e una politica; non vi è che una sola lotta di classe, che tende a limitare lo sfruttamento capitalista in seno alla società borghese ed a sopprimere, con la società borghese, lo sfruttamento capitalista.

Se questi due aspetti della lotta di classe in periodo parlamentare si separano per ragioni tecniche, essi non rappresentano due azioni di emancipazione della classe operaia. La lotta sindacale abbraccia gl'interessi presenti, la lotta socialista abbraccia gl'interessi futuri del movimento operaio.

«I comunisti — dice il Manifesto comunista — rappresentano, davanti ai gruppi d'interessi diversi (interessi nazionali o locali) dei proletari, gl'interessi comuni a tutto il proletariato e — in ogni grado di sviluppo della lotta di classe — l'interesse del movimento nel suo insieme, ossia lo scopo finale: l'emancipazione del proletariato».

I Sindacati non rappresentano che gl'interessi di gruppi ed uno stadio di sviluppo del movimento operaio. Il Socialismo rappresenta la classe operaia e gl'interessi collettivi della sua emancipazione.

II.

I Sindacati stanno in rapporto al Partito come la parte sta al tutto e se fra i dirigenti sindacalisti trova tanta eco la teoria dell'«eguaglianza dei diritti» fra i sindacati ed