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Si attribuirebbe dunque alla Rivoluzione russa un risultato troppo miserabile, troppo grottescamente meschino, se se ne ricavasse la sola lezione che vogliono certi capi sindacali: prendere in prestito dalla Rivoluzione russa la forma esteriore della lotta — lo sciopero generale — e farne un'arma di riserva per il giorno che fosse soppresso il suffragio universale e ridurre così lo sciopero generale ad un mezzo passivo di difensiva parlamentare. Se si vorrà attentare al nostro diritto di suffragio, noi ci difenderemo. E sottinteso. Ma la modesta difesa del diritto parlamentare è il più semplice ed il più elementare dovere di ogni partito di opposizione e non già una sublime novità, per la quale occorrano gl'incoraggiamenti della Rivoluzione russa!

Ma la politica del proletariato in periodo rivoluzionario non può ridursi mai ad una semplice difensiva. Da un lato, è difficile di prevedere a colpo sicuro che l'abolizione del suffragio universale in Germania avverrebbe in condizioni tali da provocare immediatamente uno sciopero generale; dall'altro, è certo che non appena entrata la Germania in un tempestoso periodo di azione di massa, sarebbe impossibile alla social-democrazia di limitare la sua tattica alla semplice difensiva parlamentare. Determinare in precedenza l'occasione ed il momento, nei quali scoppieranno scioperi generali in Germania, non è nelle facoltà della social-democrazia, poichè essa non può creare situazioni storiche con deliberazioni di Congresso. Ma essa può e deve precisare le direzioni politiche delle lotte e tradurle in una tattica risoluta e conseguente. Non si dispone degli avvenimenti storici con l'imporre ad essi delle prescrizioni, bensì acquistando preventivamente coscienza dei loro probabili svolgimenti e regolando in conseguenza la propria condotta.

Il più imminente pericolo politico previsto dal movimento operaio tedesco è un colpo di Stato della reazione, mirante all'abolizione del suffragio universale nelle elezioni al Reichstag. Nonostante l'importanza del fatto, è impossibile, l'abbiamo già detto, di affermare con certezza che il colpo di Stato sarebbe seguito immediatamente da un movimento popolare espresso sotto la forma di uno sciopero generale, perchè noi ignoriamo oggi tutto quell'insieme di circostanze e di elementi, che in un movimento di massa contribuiscono a determinare la situazione.

Ma quando si consideri l'estrema asprezza dei rapporti di classe, alla quale si è giunti in Germania, ed inoltre i molteplici effetti internazionali della Rivoluzione russa e quelli ancor maggiori in avvenire di una Russia rinnovata, è evidente che l'agitazione provocata nella politica tedesca