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naturalmente al nucleo del proletariato più organizzato e più cosciente, al nucleo socialista.

Ma questa iniziativa e questa direzione non si esercitano che nell'applicazione, a tale o tale atto, di tale o tale sciopero, una volta principiato il periodo rivoluzionario; e ciò, il più delle volte, nei limiti di una sola città.

Ad esempio, fu la social-democrazia come abbiamo veduto, che più di una volta diede con successo la parola d’ordine di sciopero generale a Bakou, a Varsavia, a Lodz, a Pietrogrado. Ciò riuscì meno quando si trattò di movimenti generali di tutto il proletariato.

Inoltre, anche questa iniziativa e questa direzione cosciente hanno i loro limiti: determinati. Appunto durante la rivoluzione è estremamente difficile ad un organisimo dirigente della rivoluzione proletaria il prevedere ed il calcolare quale occasione e quali elementi possano e quali altri non possano condurre ad esplosioni. Di più, in questo caso, e iniziativa e direzione consistono non già in ordini dati di sana pianta, bensì nell’ispirarsi alla situazione e nel rimanere più strettamente possibile a contatto con le disposizioni della massa.

L’elemento spontaneo ha un grande ufficio in tutti gli scioperi generali della Russia; sia per spingere, sia per arrestare. Ciò non avviene perchè in Russia la social-democrazia è ancora debole e giovane, ma perchè in ogni azione particolare della lotta interviene una tale infinità di elementi economici, politici e sociali, generali e locali, materiali e psicologici, che nessun’azione può definirsi e svilupparsi come un esempio aritmetico.

La Rivoluzione, anche quando il proletariato, con alla testa il partito socialista, vi ha la parte dirigente, non è una manovra del proletariato in aperta campagna; è una lotta in mezzo al crollìo, allo sbriciolio incessante di tutte le fondamenta sociali. In breve, se l’elemento spontaneo ha negli scioperi generali della Russia una parte così preponderante, non è già perchè il proletariato russo sia «non a sufficienza educato», ma perchè le rivoluzioni non si lasciano dirigere, come alunni dal maestro.

D’altra parte, noi vediamo in Russia che questa stessa Rivoluzione, la quale rende così difficile al partito socialista il comando dello sciopero generale ad ogni momento, come per capriccio, gli toglie dalle mani o gli mette nelle mani la bacchetta direttoriale, questa stessa Rivoluzione risolve da sè stessa tutte le difficoltà dello sciopero generale. che nel programma teorico della discussione in Germania rientrano nelle principali preoccupazioni della «direzione»: la quistione dei «viveri», quella delle «spese»