Pagina:Rosa Luxemburg - Lo sciopero generale il partito e i sindacati.djvu/29


— 29 —

accresce la tendenza intima degli operai a miglioarere le loro condizioni, il loro desiderio di lottare.

III.

Ogni ondata schiumosa dell’azione politica lascia dietro di se un residuo fecondante, dal quale germinano subito mille steli diversi della lotta economica. E reciprocamente, nell’incessante stato di guerra economica del lavoratori contro il capitale, l’energia militante è in risveglio durante tutte le pause politiche; si forma così il vivace serbatoio permanente della forza della classe proletaria, dal quale la lotta politica attinge sempre nuova potenza; e nello stesso tempo, l’avanzarsi infaticabile del proletariato sul terreno economico conduce di continuo a conflitti isolati, ma acuti, producenti insensibilmente l’esplosione di conflitti politici su vasta scala.

Sì può dire insomma che la lotta economica conduca perpetuamente da un polo all’altro della politica, e che la lotta politica sia la fecondazione periodica del terreno per la lotta economica. Causa ed effetto cambiano di posto ad ogn’istante e l’elemento economico e l’elemento politico, nel periodo dello sciopero generale, lungi dal distinguersi nettamente o magari dall’escludersi, come vorrebbe il pedantismo schematico, costituiscono al contrario due aspetti intrecciati della lotta di classe proletaria in Russia.

E la loro unità è appunto lo sciopero generale. Quando la sottile teoria, per arrivare allo sciopero generale puramente politico, intraprende, sul corpo dello sciopero generale, un’artificiosa dissertazione logica invece di far conoscere il fenomeno nel suo essere vivente, non fa altro che ucciderlo.

3. - Infine, gli avvenimenti in Russia ci mostrano che lo sciopero generale è inseparabile dalla Rivoluzione. La storia dello sciopero generale in Russia, è la storia della Rivoluzione russa.

In verità, quando i rappresentanti del mostro opportunismo tedesco odono parlare di Rivoluzione pensano subito ad effusioni di sangue, a battaglie nelle strade, a fucili ed a cannoni e vanno subito alla conclusione per loro logica: lo sciopero generale conduce inevitabilmente alla rivoluzione, ergo noi non vi possiamo collaborare.

Noi vediamo in Russia che quasi tutti gli scioperi generali mettono capo ad un conflitto con i guardiani armati del regime czarista; in ciò, gli scioperi detti politici sono assolutamente simili alle più grandi lotte economiche. Ma la Rivoluzione è qualche cosa d’altro e di più che l’effusione di sangue. A differenza della concezione poli-