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contro il lavoro a cottimo; qui, si mettono a posto padroni brutali, là si battaglia contro l’infame sistema delle multe; dappertutto si lotta per salari migliori, qua e là per la soppressione del lavoro a domicilio.

Nelle grandi città, mestieri antiquati e svalutati; piccole città provinciali assopite sino ad allora in un sonno idilliaco; il villaggio con la sua proprietà uscita dal servaggio.... tutto ciò, d’un tratto svegliato dal lampo del gennaio, si ricorda dei suoi diritti e febbrilmente cerca di riprendere il tempo perduto.

La lotta economica, in questo caso, fu dunque in realtà non uno sparpagliamento, una spezzettatura d’azione, ma unicamente un cambiamento di fronte, una trasformazione brusca e naturale della prima battaglia generale con l’assolutismo in una battaglia generale contro il capitalismo, la quale, conforme al suo carattere, assunse la forma di lotta per il salario isolato e disperso.

Non si dica che l’azione politica di classe, in gennaio fosse spezzata per il fatto che lo sciopero generale si disperse in scioperi economici; al contrario, dopo esaurite le possibilità contenute nell’azione politica, data la situazione, l’azione politica stessa si trasformò in un’azione economica.

Ed infatti, che cosa poteva dare di più lo sciopero generale del gennaio? Soltanto una inintelligenza completa poteva ripromettersi l’annientamento dell’assolutismo, tutto di un colpo, con un solo sciopero generale «prolungato» secondo il tipo anarchico.

L’assolutismo in Russia deve essere abbattuto dal proletariato. Ma il proletariato ha bisogno perciò di un alto grado di educazione politica, di coscienza di classe e di organizzazione. Tutte queste condizioni, esso non può procurarsele negli opuscoli e nei fogli volanti; gli verranno soltanto dalla scuola politica vivente della lotta e nella lotta, durante la marcia della Rivoluzione.

IX.

Il periodo di lotte economiche dalla primavera all’autunno 1905 dava al proletariato, grazie all’ardente agitazione dei socialisti, la possibilità di acquistare tutti gl’insegnamenti del prologo di gennaio e di rendersi conto del futuro còmpito della Rivoluzione.

Ma un altro risultato, di carattere sociale duraturo, si ebbe da quel periodo: l’elevamento generale del livello di esistenza del proletariato, livello economico, sociale ed intellettuale.