Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 11 — |
canaglia rivoluzionaria, brulicante nel solco aperto dalla Rivoluzione. E senza dubbio, così finisce la carriera storica dell’anarchismo.
III.
Del rimanente, lo sciopero generale fu realizzato in Russia non come un mezzo per balzare d’un colpo in piena Rivoluzione sociale, risparmiandosi il periodo della lotta politica e specialmente del parlamentarismo, ma come un mezzo per creare anzitutto al proletariato le condizioni della lotta politica quotidiana e del parlamentarismo. La lotta rivoluzionaria in Russia, della quale l’arma più efficace è lo sciopero generale, è condotta dal proletariato precisamente per la conquista di quei diritti e di quelle condizioni politiche, la cui importanza e la necessità nella lotta per l’emancipazione della classe operaia furono per la prima volta illustrate da Marx e da Engels, in opposizione all’anarchismo. Così, la dialettica della storia, la roccia sulla quale riposa tutta la dottrina del Socialismo marxista, ha fatto sì, che l’anarchismo al quale era indissolubilmente legata l’idea dello sciopero generale è oggi in contraddizione con la pratica stessa dello sciopero generale; mentre, al contrario, lo sciopero generale, combattuto un tempo come contradditorio all’azione politica del proletariato, apparisce oggi l’arma più potente della lotta politica per i diritti politici.
Se dunque la Rivoluzione russa rende indispensabile; una revisione fondamentale della vecchia concezione marxista dello sciopero generale, ciò non vuol dire che il marxismo ne esca sconfitto. Al contrario, i suoi principii fondamentali riportano una vittoria sotto una nuova forma.
IV.
La prima revisione risultante dagli avvenimenti russi si riferisce alla concezione generale del problema. Fin da oggi tanto gli zelanti partigiani di una «prima prova di sciopero generale» in Germania — come Bernstein, Eisner, ecc. — quanto agli avversari di tale prova, che s’incontrano nel campo sindacale — ad esempio: Boemelburg — s’ispirano in fondo alla stessa concezione: la concezione anarchica. Gli opposti non si escludono, ma si completano a vicenda.
Per la concezione anarchica, infatti, la speculazione diretta sulla Rivoluzione sociale concerne l’aspetto e non la sostanza. Per l’anarchica non esistono che due sole cose, come condizioni materiali indispensabili alle sue speculazioni rivoluzionarie: le nubi del cielo, l’«azzurro», e poi la buona