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lunque Commissione specialmente per i lavori di Calzoleria, e Sartoria, non escluse quelle delle basse Uniformi, e Cappotti dei RR. Carabinieri, e delle RR. Guardie di Finanza.
Anche la Pia Casa di Lavoro conosciuta sotto il nome di „Reclusorio dei Poveri“ somministra non poco travaglio di Calzoleria.
Neppure l’Istruzione Civile fù negletta, giacchè un stipendiato Maestro insegna loro leggere, scrivere, e le prime regole dell’Aritmetica.
Così che al momento della loro liberazione gli Individui che hanno espiata la loro pena nella Casa Penitenziaria delle Murate, ritornano al tetto paterno almeno con qualche grado d’Istruzione Morale, Religiosa, e Civile, e colla capacità di guadagnarsi un’onesta sussistenza (come si è con molti esempj già verificato) e con qualche mezzo pecuniario, mentre a forma del provvisorio Regolamento Disciplinario i Reclusi partecipono della metà dei lucri provenienti dal respettivo loro lavoro; tanto è vero che diversi Individui nella durata dai 6 agli 8 mesi di Reclusione guadagnarono con i mestieri di Legnajolo, Sarto, e Calzolaro dalle Lire 30 alle L. 70 per ciascheduno1
È poi un fatto positivo risultante dai relativi Registri che negli anni 1837— 1838 lo Stabilimento incassò al lordo: L. 1350
nel | 1839 | 1181. |
1840 | 1624 | |
1841 | 2915 | |
1842 | 7150 |
- ↑ La Lira Toscana corrisponde a 84 Centesimi di Francia.