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58 | la roma sotterranea cristiana |
mausoleo smantellato, che, nonostante le assidue ed accurate indagini del solerte Autore, si asconde tuttora sotto il nome d’incognito, conosciuto, avrebbe potuto diffondere vivissima luce su l’istoria delle nominate cripte, e in generale su tutto il Callistiano cimitero. E il ch. Autore, fino da quando ne ragionò nel primo tomo1 e nelle pagine 466-67 di questo, sperava dalle lapidi pagane trovate nelle cripte di Lucina, rotolatevi dal di fuori, o adoperatevi a chiuderne i loculi, sperava, dico, di giungere a scuoprire del maestoso avanzo il nome e il proprietario. Ed ecco la ragione, onde allora che illustrava le Luciniane cripte non parlò delle rinvenutevi iscrizioni pagane. Ora però, uscito d’ogni speranza, si affretta a riprenderle ed illustrarle; che se non giovano a raggiungere il desiato scopo, accrescono d’una pagina di più la storia delle romane Famiglie consolari: alcune infatti di coteste epigrafi riflettono nuova luce sulla famiglia Emilia, e sopra lo storico personaggio Pomponio Basso.
Continua quindi l’esplorazione di altri monumenti e memorie pagane, rinvenute sul suolo che è intersecato da quella via che congiunge le due, Ardeatina ed Appia; e parla delle scoperte principali ivi fatte, e massime di quelle che hanno relazione maggiore col Callistiano cimitero. Nè lascia pure di notare e comentare le invenzioni, fattevi nei passati tempi, dell’Orologio solare, già illustrato dal Petar2 e delle frammentate Tavole testamentarie di Dasumio, servite di coperchio a una tomba cristiana. E intanto ci apprende che Tullio Dasumio ebbe monumento sull’Appia, quasi un miglio dal cimitero di Callisto. Seguita poi a dire delle stazioni e sepolcri del corpus dei Liberti di Adriano e degli Antonini; ragiona del sodalicium Silvani con la sua schola, e del prossimo sepolcro dei Classiarii della flotta di Miseno (Misenensium), sulla sinistra dell’accennata via traversale tra l’Appia e l’Ardeatina, o per dirlo tecnicamente, sull’Ager Curtianus Talarchianus, il quale si estendeva tra il cimitero di Callisto e le catacombe di s. Sebastiano.
Esaminati così i maggiori ipogei pagani in contiguità del cimitero di Callisto, lungo la via Appia e la via trasversale ab Appia ad Ardeatinam, che separava l’area prima dalla seconda e terza della grande necropoli Callistiana; dal vedere come già dal secolo terzo il Cimitero cristiano si era esteso da ambi i lati della seconda via, e che verso di questa i monumenti sepolcrali avevano la loro apertura, non