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12 | la roma sotterranea cristiana |
Svolte così le generali nozioni intorno al Cimiterio; e rivendicato ad esso il suo vero e proprio nome, scende il ch. Autore (cap. VII) ad illustrare partitamente le quattro aree, o regioni, ond’è composto, come già avvertimmo, il grande sotterraneo. Muove quindi dalla prima e generatrice delle altre, come dimostrò egli storicamente, e il fratel suo Michele architettonicamente, nel II tomo dell’Opera1. E poiché è questa una continuazione della Callistiana necropoli occidentale, ove stanno e la cripta del santo papa Eusebio e l’altra dei ss. Calocero e Partenio, prende a ragionare anche della cripta del s. Pontefice; la quale avendo con l’area di s. Sotere stretta relazione, si serbò a parlarne più largamente in questo terzo volume.
Innanzi però di esporne i particolari, riassume sinteticamente quanto già ne disse nell’antecedente tomo2; che la cripta, cioè, di s. Eusebio, scavata nei tempi che corsero tra la seconda metà del sec. III e la prima del IV, tanta simiglianza ritiene con le gallerie della I area di s. Sotere, di cui ragioniamo, che queste si mostrano indubitatamente contemporanee a quella, anzi di quella una vera continuazione. E ciò il ch.mo A., a studio, ricorda per vieppiù fermare e dichiarare i dati storici e monumentali, onde mostrò precedentemente come il classico Cimiterio di s. Solere era già nel secolo IV in onore.
Quindi, entra a ragionare in proposito della area I (cap. VIII), principiando da quel gruppo di cubicoli che formano una cripta partita in quattro stanze, e che s’incontra tosto che, lasciato s. Eusebio, si entra in quella via che si prolunga nel sotterraneo verso occidente. E cotesta cripta, dalle immagini oranti che vi si vedono dipinte, è detta dei cinque santi; siccome l’altra, (cap. IX), scavatavi da Severo, diacono di s. Marcellino papa, com’è a doppio cubicolo, è conosciuta sotto il nome di Cubicolo doppio.
Un’altra via taglia, nella direzione di nord-est e sud-ovest, il sotterraneo (cap. X); e lungo codesta via, che si prolunga sulla destra della prima, s’incontrano altri cubicoli, tra’ quali la maggior cripta tricubicolare, la quale portando in fronte del maggior arcosolio, scritto in rosso, Patricino, fu naturalmente detta di Patricio.
Tornati sulla prima via (cap. XI), e camminando nella direzione primitiva, non pochi cubicoli ed arcosolii si presentano a destra e a sinistra: ma sopra tutti primeggia la grandiosa e triplice cripta d’Eunucus; della quale il ch. A. deplorò la «devastazione con la perdita di ogni memoria capace di dircene il nome» (p. 64).