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DI FLAMINIO VACCA 25

fondo, dove si dice gli Orti Salustiani; cavandoci trovò una gran fabbrica di forma ovata, con portico attorno ornato di Colonne gialle, lunghe palmi diecidotto scannellate, con capitelli, e basi Corintie; detto ovato aveva quattro entrate con scale, che scendevano in esso al pavimento fatto di mischj con belli scompartimenti, ed a ciascuna di dette entrate vi erano due Colonne di Alabastro Orientale trasparente. Vi trovammo certi condotti sotto a dett’ovato grandi, che vi caminava un uomo in piedi, tutti foderati di lastre di marmi greci, come anche due condotti di piombo lunghi dieci palmi l’uno, ed il vano di essi era più di un palmo, con le seguenti lettere NERONIS CLAVDIVS: Vi si trovarono ancora molte medaglie di Gordiano di metallo, e di argento della grandezza d’un quattrino, e quantità di mosaici. Il Cardinale di Montepulciano comprò le Colonne gialle, e ne fece fa-

    ni, che l’aveva ridotta ad una graziosa Villetta, nel qual stato si conserva ancora: ed è ben mirabile, che dopo le tante ricerche, e ritrovamenti di Monumenti antichi fatti in questa parte degli Orti Sallustiani, che qui vengono riferiti, abbia potuto anch’egli avere la sorte, come l’ebbe d’incontrarne avanzi, onde pascere il suo gran genio per le antichità. Ma fu maggiore quella, che gli apportò la molta cognizione, che aveva della longa esperienza acquistata avendo sotto la scorta di quella, avuto il vantaggio di potere acquistare le molte, e rare Sculture in ogni genere, che ritrovansi registrate, ed incise nel libro in foglio, sotto il nome di Museo Borioni, illustrate dall’Abb. Venuti, e per la maggior parte passate poscia in potere dell’Eminentiss. Sig. Card. Alessandro Albani, a cui tutta l’Antichità è debitrice della conservazione di tanti suoi Monumenti.
    Non inferiore al lodato Borioni, né quanto alla fortuna, né quanto al conoscimento de’ pregj degli antichi monumenti è stato, ed è l’altro Antiquario Belisario Amidei, contemporaneo del medesimo. Coltivò questi in mezzo alle sue oneste occupazioni della Mercatura una certa natia inclinazione verso le cose antiche, in genere. egli riusci di far progressi tanto nell’acquisto di sempre nuove cognizioni, quanto in quello di molti e singolari pezzi in ogni genere di Antichità, per cui risplendono molti Gabinetti, e Musei, trovandosene ancora buona parte presso del medesimo; con avergli dippiù la sua conosciuta abilità, fatto meritare l’onore di poter servire in varie occasioni alle