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con diligenza per se, e mandò a’ Padroni di essa cinquecento scudi, per dividerseli fra di loro; e cavata detta statua ne fece un presente al medesimo Cardinale Capodiferro. Certo fu sentenza da Papa; né ci voleva altro, che un Capodiferro; ed al presente sta nella sala del suo Palazzo a Ponte Sisto.1

58. Nella Vigna di Gabriel Vacca mio Padre, accanto Porta Salara2 dentro le mura, vi è un

  1. La Statua di Pompeo le di cui vicende vengono qui riferite dal Vacca, si conserva ancora nella stessa Sala, come si è avvisato nelle Note alla Roma Antica del Nardini N. b; dove si è in tale incontro rilevato un forte argomento per crederla tale, derivato dalla perfetta somiglianza, che ha colla medaglia di quell’Eroe, pubblicata dal Causeo nel Museo Romano. Il Palazzo però non è più della Famiglia Capo di Ferro, già spenta, ma della Casa Spada, mercé l’acquisto fattone circa la metà del secolo passato, dal Cardinale Bernardino Spada, celebre per le molte Commissioni, felicemente, e con lode eseguite, e per altri fortunati avvenimenti; e non bastando al di lui gran genio questo nobile acquisto volse l’animo ad abbellirlo colle opere de’ più valent’Uomini, come il vediamo adesso, e nell’istesso tempo ad arricchirlo de’ più superbi monumenti antichi, e moderni tanto di Scultura, e che di Pittura. Tra le Statue di Scultura antica, vi si trova la famosa Statua grandemente stimata di Antistene a sedere, in atto di ascoltare Socrate, e non Seneca, come inavvedutamente è scorso dalla penna di un moderno Scrittore, essendo troppo lontani l’un dall’altro i tempi, ne’ quali vissero questi due gran filosofi: e lasciate tutte le altre distintamente descritte dall’Abate Venuti, nella sua descrizione Topografica di Roma Moderna, meritano singolare attenzione le otto gran Tavole di marmo bianco ad uso di quadri, di mezzo rilievo, ove sono mirabilmente rappresentate altrettante Storie favolose, che sono un interessante oggetto de’ Viaggiatori, come il sono pure tra le tante Pitture de’ più eccellenti Maestri, il Ratto d’Elena di Guido, e la morte di Didone, del Guercino, quadri grandi ambedue, come pure nel Giardino interiore del pian terreno, un veramente bellissimo prospetto di Colonnato, imaginato dal Borromini, cosi somigliante alla scala Regia del Vaticano, che taluno ha sospettato, che il Bernini abbia potuto prendere idea da quello per la costruzione di questa.
  2. Di questa medesima Vigna, che ritrovasi accanto della Porta Salara, a mano sinistra di chi esce, ne abbiamo veduto in possesso lo Speziale assieme, ed Antiquario Borio-