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DI FLAMINIO VACCA 7

monete che a quel tempo non si usavano più; rimasto maravigliato il Banchiere, e ricordandosi del successo fece opera che di fatto andasse in prigione ed essendo esaminato disse avere avuto quelle monete da Michel’Angelo; ordinò il Giudice che fosse carcerato Michel’Angelo, così fu fatto: giunto lo esaminorono, e prima li fu dimandato come si chiamava; rispose: Mi fu detto che mi chiamavo Michel’Angelo delli Buonaroti; Di che paese siete voi: dicono che sono Fiorentino; conoscete voi li Muti? Come volete voi che io conosca li Muti, se non conosco quelli che sanno favellare? Intanto certi Cardinali avendo inteso il fatto, subito mandarono alcuni Gentiluomini al Giudice, che lo dovessero lasciare e lo rimenorono a casa sua, e l’Urbino rimase prigione per alcuni giorni; ed il Sig. Orazio Muti ebbe sentore che il Vignarolo era stato visto in Venezia. Il povero Gentiluomo andò a Venezia, e trovò che il Vignarolo avea dato le gioje, e Medaglie alla Signoria, quale lo aveva fatto cittadino con una buona entrata, ed il Sig. Orazio dette querela alla Signoria; non ne cavò altro che gli donarono quanto poteva aver speso nell’andare e tornare a Roma. Se questo ragionamento non concerne Antichità pigliatelo per intermedio; e miri V. S. di grazia, che burla fece la fortuna al fortunato Michel’Angelo nel fine della sua vita.

8. Dove al presente si trova la Chiesa di S. Lorenzo in Pane e Perna, vi fu trovato sotto una gran volta vota una statua grande due volte il naturale di marmo d'un Dio Pane, e lo trovò il capitano Gio. Giacomo da Terni, e sotto il Monastero vi fu trovata una statua di Marte alta quindici palmi di marmo; il Cardinal di Ferrara la mandò a Tivoli, e la tiene por ornamento nel suo giardino; in quel medesimo luogo vi furono trovate e scoperte volte sopra volte adornate di grottesche, ed altre belle bizzarrie.

9. Mi ricordo intorno alla Colonna Trajana dalla banda, dove si dice Spolia Cristo, essersi cavate le vestigie d’un Arco Trionfale con molti pezzi d’istorie, quali sono in casa del Sig. Prospero Boccapadullo, a quel tempo maestro di strade: vi era un Trajano a cavallo, che passava un fiume, e si