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DI OTTAVIO FALCONIERI 35

cosa alcuna, che ripugni; ciò posto nulla ci vieta il credere, che di Lucio suo fratello debba intendersi Appiano, dov’egli racconta di un Cestio ( senza porvi [lib. 6.
Bel. Civ.]
il prenome, come spesso usano di fare gli Scrittori Greci) il quale a tempo della Proscrizione standosene in villa nascosto appresso certi servi, suoi amorevoli, e vedendo ogni giorno scorrere in qua, e in là Centurioni armati con le teste de’ Proscritti non potè soffir lungamente di vivere in quella continua paura; e perciò fatto accendere il rogo da’ suoi Servi, acciocchè potessero dire di aver essi seppellito Cestio, vi si gittò dentro coraggiosamente.

[Lib. 2. de Fun. Ro.] D’un altro L. Cestio si trova memoria nella seguente iscrizione portala dal Kirkmanno.

L. CESTIVS. HILARVS. VIXIT. A. XXXV.

APPAIENA. AMABILIS. ET.

Q. MINVCIVS. FAVSTVS.

POSVERVNT. DE. SVO.


Dal tenore della quale, e dal cognome, che egli ha di HILARVS, si scorge assai chiaramente, che in essi non si parla d’ uno della Famiglia de’ Cestj, ma di qualche Servo, o Liberto di essa, a’ quali il costume di que’ tempi concedeva il pigliare li nomi, ed i prenomi de’ padroni. Ma lasciando stare di aggirarci più intorno all’investigazione di ciò, passiamo a considerare nelle parole seguenti: QVÆ EX PARTE AD EVM FRATRIS HEREDITAS M. AGRIPPÆ MVNERE PERVENIT; come andasse questo fatto, ch’egli non chiamato altrimenti fra gli altri nominati di sopra all’eredità, ne avesse nulladimeno la sua parte per via di M. Agrippa, in due maniere poter essere avvenuto io mi avviso. L’una, che Cajo Cestio per qualche suo fine particolare chiamasse a una parte della sua eredità M. Agrippa; e ciò fosse per seguitare il costume assai usato in que’ tempi di lasciare eredi Personaggi grandi, e talora anche lo stesso Imperatore. Di che si legge un bellissimo esempio in Dione, dove egli racconta di un certo Sesto [lib. 53.] Pacuvio, altrimenti Apudio, il quale diversi atti di sfacciatissima adulazione usati verso d’Augusto, si dichiarò un giorno publicamente, ch’egli averebbe fatto erede Augusto egualmente col suo figlio per ca-