Pagina:Roma Antica 4.djvu/37


DI OTTAVIO FALCONIERI 25

Rimarrebbe, che si dicesse qualche cosa di que’ Rabeschi, i quali ho detto esser negli scompartimenti fra l’un riquadramento, e l’altro, i quali benché sieno fatti a foggia di Candelabri, non credo, che abbiano relazione alcuna col rimanente della Pittura, come semplici Grottesche, ch’elle sono: nella qual sorta di pittura biasimata da Vitruvio, come [Lib .VII. cap. 5.] disdicevole secondo le regole dell’arte, si usava specialmente di fare de’ Candelabri nella forma, che dal medesimo Autore sono descritti nelle seguenti parole: Idem Candelabra ædicularum sustinentia figuras super fastigia earum surgentes ex radicibus cum volutis, coliculi teneri plures habentes in se sine ratione sedentia sigilla; non minus etiam ex coliculis flores dimidiata habentes ex se exeuntia sigilla alia humanis alia bestiarum capitibus similia. Della qual sorta di Grottesche moltissime non men belle, che stravaganti raccolte con particolare studio da’ Dipintori eccellenti si hanno in diverse Carte stampate, si veggono imitate nelle Loggie del Palazzo Vaticano, ed altrove.

Egli è ben cosa degna di osservazione, perchè in questa Pittura sieno solamente rappresentate figure di Donne, e forse da ciò sì moverà taluno a dubitare, ch’ essa ad altro si riferisca, che alle cerimonie sagre de’ Lettisternj, e de’ Conviti degli Epuloni. Ma questo semplice dubbio, quando non sia avvalorato da argomenti, che dimostrino il contrario, non è bastante, per mio avviso, a render meno probabile l’opinione, la quale fin qui ho cercato di stabilire. Imperocchè non avendosi dagli antichi Scrittori notizie particolari delle cerimonie, che ne’ predetti conviti facevansi, né della qualità de’ ministri, i quali avevano a fare nell’apparecchio di essi, nè delle persone, che c’intervenivano, nè essendoci per altro conghiettura veruna, la quale ci persuada il contrario, nulla ci vieta il poter credere, che per qualche ragione a noi ignota, le donne avessero luogo in quella solennità, siccome esse l’avevano in diverse altre Feste, e Sagrifìzj. E dall’altra parte sappiamo; che le medesime non solamente servivano negli apparecchi de’ Conviti, come si cava da un Basso rilievo, ch’ è nella Vigna de’ Giustiniani alla Porta del Popolo, ma anche di dar da bere,