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132 DELLE VIE DEGLI ANTICHI

è un antico ponte; passato il quale una via a destra mena a Risacco di Dragoncella, e questa ha tutti gl’indizi di essere antica, l’altra a sinistra che va a Porciliano non conserva, che io sappia, traccia di antichità, ma la circostanza di trovarsi all’undecimo miglio della via Ostiense, dove Plinio il giovane, assicura nella sua lettera XVII. del libro II. che lasciava la via Ostiense per andare alla sua villa Laurentina, e la coincidenza della direzione di questa strada che va verso la villa Pliniana, quantunque non sia più in uso che sino a Porciliano, mi fan credere che sia questa un’antica via. Ostia si trova marcata nell’Itinerario di Antonino e nella Carta XI. miglia distante da Roma, e con questa misura Itineraria si accordano Plinio nel capo terzo del libro quinto della Storia Naturale, Eutropio nel rap. V. del primo libro, e Cassiodoro sul principio della sua cronica; nè vi si oppone la distanza reale, che attalmente si conta di XV. miglia, poiché bisogna calcolare che la via antica cominciava alla porta Trigemina molto più indentro della porta attuale, e che la città moderna è discosta dall’antica di un buon quarto di miglio e forse anche più. La via Ostiense finiva in Ostia; ma ad Ostia lungo il littorale cominciava la via Severiana, così detta perchè Settimio Severo la costrusse, la quale da Ostia portava a Terracina in questa guisa, che nella Carta si legge:

Hostia
Laurento *
Lavinium VI
Antium XVII
Astura VII
Clostris IX
Ad Turres albas III
Circeios XIX
Ad Turres IIII
Terracina XI

Di questa nella direzione indicata si trovano molte vestigia dentro le macchie di Castel Fusano, Tor Paterno etc, che costeggiano il mare. E per dire qualche cosa sopra queste stazioni, che la Carta nomina, osserverò, che le VI. miglia di Lavinio van-