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DISSERTAZ. DI A. NIBBY. 127

averlo traversato ne riusciva a mezzodì e per la pianura scendeva ad Ulubra posta nelle vicinanze di Campo Morto, e di là andava ad Astura. Questa via è in gran parie ben conservata, e si vede dopo aver traversato Civita Lavinia andando verso la Madonna delle Grazie. Ivi si veggono nella scesa bellissime sostruzioni a destra di massi quadrati simili a quelle della valle Aricina.

Dopo Sublanuvio si pone la Stazione Tres Tabernas, celebre negli scritti di Cicerone, negli atti degli Apostoli etc. Questa stazione si mette concordemente dall’Itinerario di Antonino, e dalla Carta XVII. miglia distante dall’Aricia, ossia X da Sublanuvio, e prendendo le misure si vede che le dieci miglia da Sublanuvio coincidono colle rovine che esistono nel luogo detto le Castella, posto sulla via Appia due miglia circa prima di giungere a Cisterna; ed in conseguenza ivi conviene porre quest’antica Stazione. E’ però da notarsi che la via moderna di Napoli non segue sempre l’Appia, ma la lascia a Sublanuvio, ed ivi prende a sinistra per salire a Velletri, donde la viene a raggiungere a Cisterna con incommido e dilungamento inutile.

L’Itinerario Gerosolimitano nomina una Mutatio Sponsas, che pone a VII miglia da Appiforo e XIIII da Aricia, cosicché secondo quest’Itinerario sole ventuno miglia vi sarebbero fra Foro di Appio ed Aricia, mentre secondo l’Itinerario di Antonino ve ne sono XXXV. Questa varietà si spiega facilmente, se si supponga, come infatti accade, che nel Gerosolimitano manca la stazione di Tres Tabernæ, la quale trovasi sette miglia distante dalla Stazione ad Sponsas, e XIIII e non XVIII del Foro di Appio; quindi il XIIII che si legge nell’Itinerario di Gerusalemme rapporto alla distanza dell’Ad Sponsas all’Aricia va cangiato in XVII. va appropriato alle Tres Tabernæ, stazione che vi si deve aggiungere, all’ad Sponsas va posto il numero VII. relativamente al Foro di Appio quindi devesi correggere in questa guisa: Mutatio, ad Sponsas m. VII. Mutatio Tres Tabernæ m. VII. Civitas Aricia et Albona m. XVII. così che si avranno dal Foro di Appio all’Aricia XXXI. miglia. Per la stessa ragione nell’Itinerario di Antonino va corretto il numero XVIII.