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DISSERTAZ. DI A. NIBBY. | 107 |
città a sinistra per chi va verso Roma un pezzo di antica via, che conduce a Castel Zancato, la quale deve essere la stessa, che quella che serviva di communicazione colla Latina e conduceva sotto Anagni, e che l’itinerario di Antonino fa lunga XXIV. miglia; questa però dopo Castel Zancato è interrotta. Un’altra via antica partiva da Preneste verso la Colonna dove ranggiungeva la Labicana, ed è questa la strada che oggi si fa nell’andare da Roma a Palestrina, e che conserva ancora per circa tre miglia l’antico suo pavimento.
§. 4.
Della via Labicana.
Si vide di sopra, che la via Labicana avea una origine commune colla Prenestina, e colla Tiburtina alla porta Esquilina, e che seguiva la direzione a destra di questa. Seguimmo pure questa via sino alla porta Maggiore dove vedemmo esistere la porta Labicana oggi chiusa sulla quale si leggono i nomi di Arcadio ed Onorio, che la costrussero poco prima dalla presa di Roma fatta da Alarico. Secondo il passo di Strabone lib. v. p. 164 riportato di sopra, questa via finiva presso alla stazione denominata ad Pietas, dove riunivasi alla Latina il nome poi lo traeva dall’antica città di Labico, che si trovava come vedremo dove oggi è il castello della Colonna.
Uscendo adunque dalla porta Maggiore già Prenestina, e prendendo la via a destra, in questi contorni fu il Vivario, o il luogo dove tenevansi le bestie feroci per gli spettacoli, il quale ai tempi di Procopio trovavasi annesso alle mura (Della Guerra Gotica lib. 1. e. XXII. e XXIII.) Ma avanti d’inoltrarci è bene d’indicare la direzione della via Labicana secondo gl’Itinerarj. Antonino così la descrive:
- Ad Quintanas M. P. XV.
- Ad Pietas M. P. X.