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106 DELLE VIE DEGLI ANTICHI

Via Prenestina


Gabios XII.
Præneste XI.

Alla porta Maggiore si vede il bivio delle due vie Labicana, e Prenestina; e prendendo quella a sinistra, o la Prenestina si giunge dopo circa tre miglia la un campo seminato di rovine fralle quali torreggia un tempio rotondo, e perciò volgarmente chiamato Roma-Vecchia, e Torre de’ Schiavi. Fin qui la via moderna si accorda nella direzione poco più, poco meno colla via antica, attestandolo i sepolcri, che si veggono ne’ fianchi di essa, e i ruderi delle ville che la decoravano. Poco dopo però si trova un bivio; la via a sinistra è moderna, l’altra continua ad essere la Prenestina, e continuando per questa il cammino si giunge al ponte antico detto di Nona perchè appunto ritrovasi al nono miglio dell’antica via, siccome fu dal Fabretti verificato. Due miglia dopo si giunge alla osteria di Pantano, dove si traversa il fiume Osa, che corrisponde al Veresi, del quale così parla Strabone nel lib. V. p. 165. Ῥεῖ δὲ διὰ τῆς χώρας Ὀυέρεσις ποταμός: Scorre per la regione il fiume Veresi - In questo stesso sito sbocca un’altra via antica a destra che serviva di communicazione colla Labicana; ed un miglio dopo si lascia a sinistra il Lago Gabino, oggi detto di Castiglione, e di Pantano, e quindi non tardansi a riconoscere le rovine di Gabii, prima stazione di questa via, e posta XII. miglia lungi da Roma. Appena passato Gabii si stacca a sinistra un’altra via antica che porta a Passerano; forse essa menava a qualche antica villa. Si passano dopo due ponti il primo detto del Fico, e l’altro Cicala, ed avanti di giungere a S. Maria di Cavamonte, circa XVII. miglia lungi da Roma si trova a destra una via che conduce a Zagarolo, la quale ha tutti gl’indizj di essere antica. Passato Cavamonte si trovano due vie moderne; quella a sinistra conduce a Gallicano; l’altra va a Zagarolo; e quella di mezzo continua ad essere la Prenestina, che non tarda a giungere a Preneste suo termine. A Preneste esiste ancora sotto la