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90 | DELLE VIE DEGLI ANTICHI |
res, come da S Gregorio nella lettera LIX del libro II. Grazioso Vescovo Nomentano si rileva: Ideoque fraternitati tuæ curam gubernationemque S. Anthimi ecclesiæ in Curium Sabinorum Territorio constitutæ providimus committendam, quam tuæ aggregari unirique necesse est. Ciò suppone naturalmente il sito di Cures in queste vicinanze; ed infatti le sue rovine si osservano non lungi da Correse, borgo moderno, che ne ha ritenuto il nome, sulla riva sinistra del fiume Curensis oggi Correse, fra questo fiume, il suo confluente coll’altro rivo, che scende da Monte Libretti, e Montorio Romano, la via Salaria moderna, ed il borgo moderno di Correse.
Dopo la giunzione delle due vie l’antica e la moderna Salaria, sotto Nerola si giunge alla Osteria, detta de’ Massacci, la quale trae nome da due massi di sepolcri che ivi mostrano ad evidenza la direzione dell’antica via. Questo luogo è distante circa XIV miglia dal sito dell’antico Eretum, onde non lungi di quì fu l’antica stazione detta Vicus novus nell’Itinerario, e ad Novas nella carta Peutingeriana, la quale concordemente viene posta dall’uno e dall’altra a XIIII miglia da Eretum. Infatti ivi dappresso esiste la chiesa di S. Maria in Vico Novo di cui fassi menzione nelle donazioni del monastero di Farfa, e presso la chiesa veggonsi ancora rovine di fabbriche, colonne ed altri indizj certi della esistenza di un’antica città, e per conseguente di Vico Nuovo. E pare che se ne sia voluto conservare il nome nella vicina Osteria Nuova. Fra i Massacci, e l’Osteria Nuova si passano i due rami del fiume Farfa, anticamente chiamato Fabaris, del quale Virgilio nel lib. VII. v. 715 cantò:
Qui Tybrim Fabarimque bibunt.
Dopo questo luogo, sino a Rieti, l’antico, anzi antichissimo Reate, la via Salaria non traversa luoghi degni di menzione, se non che passa sotto il monte S. Giovanni che lascia a sinistra, il quale si crede corrispondere all’antico monte Canerius, del quale parla Varrone De Re Rustica libr. II. c. I. A pecore in mari quod nominaverunt a capris Ægeum pelagus; ad Syriam montem Taurum; in Sabinis Canterium (cioè Canerium) montem. Rieti