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88 DELLE VIE DEGLI ANTICHI

di esso s’incontra sono distanti almeno 15 miglia da Roma, mentre Livio pone, come si vide, l’Allia ad undici miglia.

Dove si passa l’Allia, si vede dominare a destra a piccola distanza Monte Rotondo communemente preso per Eretum; ma se Eretum stava dieciotto miglia distante da Roma, come si vide poc’anzi, con qual argomento potrà porsi a Monte Rotondo, che non è più di dodici miglia distante da Roma, supponendo che la strada vi conducesse direttamente e che quantunque la strada vi meni traversalmente, andandovisi per la via Nomentana, pure non giunge la sua distanza alle quindici miglia?

Continuando il cammino si giunge alla Osteria del Grillo, dopo la quale si passa un fiumicello, che forse è formato in parte dalle Acque Labane, le quali al dire di Strabone nel libro V. p. 165. erano minerali, e si trovavano sulla via Nomentana non lungi da Ereto: Τοιαῦτα δὲ καὶ τὰ Λαβανὰ οὐκ ἄπωθεν τούτων ἐν τῇ Νωμεντάνῇ καὶ τοῖς περὶ Ἠρητὸν τόποις. Simili a queste (cioè alle acque Albule) sono ancora le Labane non lungi da esse sulla via Nomentana, e ne’ luoghi dintorno ad Ereto. Appena traghettato questo primo ruscello se ne passa un altro appellato Rio Mosso; che molti credettero essere l’Allia, ma che di sopra si vide avere a torto usurpato un tal nome. Può però essere anche esso formato delle acque Labane, delle quali fu testè parlato.

Un miglio dopo Rio Mosso si giunge alla osteria delle Capannucce. Fin qui la via Salaria moderna è di necessità la stessa, che l’antica; poiché a destra i colli, a sinistra il Tevere impediscono che tenga un’altra direzione; ma alle Capannucce la via moderna si distacca dall’antica, che segue più la direzione a destra per accostarsi all’antico Eretum, che gl’Itinerari, e Strabone pongono sulla via Salaria, e che oggi rovinata si scorge ne’ campi circa due miglia più oltre fra le Capannucce e l’Osteria dì Barberini, circa un miglio dentro la terra. La posizione di questa città: secondo ciò che parlando di Fidene si vide, è determinata dagl’Itinerarj a 18 miglia da Roma; ed in ciò concordino perfettamente con Dionisio, il quale nel libro XI. p. 687 così la pone . .