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DISSERTAZ. DI A. NIBBY. 77

Ora come di sopra asserii dee notarsi, che dopo Firenze non è più la via Claudia o Clodia la strada seguita dall’Itinerario, ma la Cassia, quindi dopo Fiorenti ma dee aggiungersi la glossa Inde per Cassiam, come altre volte con simili note l’Itinerario stesso avverte il cangiamento della via, o l’imboccare in un’altra strada. L’altra cosa da premettersi è che l’Itinerario di Antonino da Arezzo sino a Forum Cassii discorda non poco dalla Carta, la quale però è molto più esatta nelle distanze meno qualche errore del trascrittore, che io correggerò nel dare in fine la tavola comparata, seppure non si trova entro i limiti dalla descrizione più minuta.

Ora cominciando a descrivere le diverse stazioni, la prima al ponte si trova segnata III, e di ciò non occorre che io faccia ulteriore menzione avendone a lungo trattato nel paragrafo precedente dove parlai della via Flaminia e dei ponte Milvio, Qui però è da osservarsi che nella Carta si legge via Clodia senza fare menzione della Cassia, perchè non v’era sito da dare tutti e due i nomi, essendo in origigine la stessa via, e perchè quando la Carta fu fatta era forse il nome di Clodia più in voga di quello di Cassia, onde fosse più conosciuto così or ora vedremo che la Tenuta dell’Inzuccherata, cioè l’Insugherata dai molti alberi di sughero che la ricoprono si dice da Anastasio nella via Clodia, prendendo indistintamente il nome di Clodia o Cassia prima che si separassero. Passata l’Osteria di Ponte Molle sì trova a sinistra la suddetta tenuta dell’Insugherata la quale credo essere il Fundum Surorum nel Territorio Vejentano di cui parla Anastasio in Silvestro; Fundum Surorum (nome forse corrotto da suberum) via Claudia territorio Vejentano præstantem solidos quinquaginta sex. Dissi essere surorum forse corrotto da suberum essendo facile, che trovandosi ne’ manoscritti per abbreviatura segnato surum l’abbiano in surorum cangiato. Quindi si passa sopra un ponte il fosso di acqua Traversa. Circa cinque miglia distante dall’antica porta, e quattro dalla porta attuale si vede a sinistra della via il sarcofago di P. Vibio Mariano e della sua moglie, posto sopra un alto basamento. Questo è quel Sepolcro, che volgarmente chiamano la Sepoltura di Ne-