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72 | DELLE VIE DEGLI ANTICHI |
pio ed il sacrificio, ci nomina e determina una città di Feronia sotto il Soratte, o alle sue falde, che non dovè essere lontana dal castello di S. Oreste, o della Abbadia di S. Silvestro. Plinio al libro III. c. 5. chiama questa stessa città Lucus Feroniæ. Basti però di questo tempio, del quale si è stabilita colla maggiore precisione possibile la vera sua situazione, e quanto alle rovine volgarmente appellate sotto questo nome, esse appartennero ad altro edificio, che ha perduto la sua denominazione. Dopo queste rovine si vede a sinistra l’Osteria di Stabbia, e quindi anche a sinistra l’altra di Aquaviva. Questa stazione, che ha conservato la sua primitiva denominazione, e che è l’Aquaviva della carta Peutingeriana, e la Mutatio Aquaviva dell’itinerario Gerosolimitano si trova, come nella citata carta di Peutinger alla distanza di 7 miglia circa dal Bivio dove noi stabilimmo la stazione ad vicesimum. E siccome nell’Itinerario Gerosolimitano si legge XII. miglia distante dal vicesimo, conviene dire che il numero V fu dai Copisti alterato in X, e che per conseguenza invece di XII. debba leggersi VII. Così l’Itinerario si trova concorde alla carta ed ai luoghi stessi. Poco prima di giungere ad Acquaviva si vede a destra la riunione della via Tiberina alla Flaminia, della quale fu parlato di sopra. Acquaviva trae la sua denominazione da una sorgente di acqua, che scaturisce da un muro antico, e che si chiama Acquaviva. Ivi si vedono altre rovine appartenenti all’antico borgo, e poco più in là è una chiesa dedicata alla Vergine, che porta il nome di Madonna d’Acquaviva.
Si giunge quindi alla Osteria sotto Civita Castellana dopo avere passato sopra tre ponti tre diversi fiumi che ivi si riuniscono, cioè la Treja che nasce presso Stracciacappe, il Ricano che viene dal lago Cimino, o di Vico, ed il Rio Maggiore che nasce sotto Caprarola; uno di questi ponti è magnifico. Civita Castellana è un’antica città, alla quale hanno voluto dare il nome di Veji malgrado il consenso unanime degli antichi Scrittori, confermato poi dalle recenti scoperte, che determinano la situazione di quella antica Città vicino all’Isola Farnese poco lontano dalla Cassia, e circa dodici miglia lontano da Roma, mentre Civita Castellana si trova sulla via