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DELLE VIE DEGLI ANTICHI |
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lituit in quadam cauponula atque ibi se occultans perpotavit ad vesperam: inde, cisio celeriter ad urbem advectus domum venit capite involuto. Anzi una tale denominazione essere più antica ancora lo mostra Livio al capo 28. del secondo libro, dove parlando della disfatta degli Etrusci iti ad assalire la guarnigione Romana sulla Cremera, afferma Ita fusi retro ad SAXA RUBRA (ibi castra habebant) pacem supplices petunt. Questo passo di Livio ci mostra inoltre che i Saxa Rubra fossero di là dalla Cremera, e non di qua (rispetto a Roma) e per conseguenza nel territorio Vejentano, e non Grotta Rossa che è di qua da quel fiume, e nel territorio Romano. Sì questo passo di Livio, che altri, che qui sottopongo dimostrano ancora che ivi fosse una buona posizione militare per accamparsi per coloro che venivano contro Roma. E per non ripetere il passo di Aurelio Vittore riportato pocanzi, Tacito nel libro IV. delle storie cap. 79. dice che ivi fermossi Antonio Prisco Generale di Vespasiano nell’andare contro Vitellio: Antonius per Flaminiam ad SAXA RUBRA multo jam noctis serum auxilium venit, e ciò mostra tanto più l’importanza del sito che Antonio vi volle arrivare a qualunque costo, anche a notte avanzata. Ivi pure per cagione dell’accampamento l’esercito si ammutinò contro Severo: Sparziano nella vita di quell’Augusto al capo ottavo. Egressus ab urbe ad Saxa Rubra seditionem ingentem ob locum Castrorum metandorum ab exercitu passus est. Finalmente nel Martirologio Romano si legge che i ss. Abondio ed Abbondanzio furono fatti morire nella persecuzione di Diocleziano dieci miglia lontano da Roma sulla via Flaminia, insieme co’ ss. Marciano e Giovanni; ora negli atti di que’ martiri si narra, che Abbondio, ed Abbondanzio pervennero legati sino alla città di Lubra la quale essere una stessa cosa con Rubræ non può negarsi, trovandosi anche oggi di là da Prima Porta la caverna dove i corpi de’ ss. Marciano, e Giovanni furono trovati, e di là vennero trasportati a Civita Castellana. Io credo adunque che Rubræ fosse precisamente dove è Prima Porta, ed occupasse il piano, ed il monte adiacente a sinistra della via, giacché sulla altura a destra di essa e verso il Tevere, dove si veggono