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DISSERTAZ. DI A. NIBBY. 65

Dove si vede, cha nomina l’una, o l’alitra piccola città, come quelle che erano più vicine a Roma. Rubræ sulla riva destra. Fidane sulla sinistra; questa sulla Flaminia, Fidene sulla Salaria. Rubræ poi essere una stessa cosa con Saxa Rubra, anzi l’una trar nome dagli altri non è chi non veda, e tanto più si renderà chiaro dalle testimonianze degli antichi, che sono per addurre. Tutte e dde queste denominazioni poi traevano la loro etimologia dalla qualità fisica del suolo formato di quel tufo vulcanico rosso, del quale abbonda la campagna di Roma, ma che qui è di una rossezza più straordinaria. Cosi Vitruvio lib. II. c VII. parlando delle cavedi pietra da usarsi negli edifizj dice, che le rosse si traevano vicino a Roma, Sunt enim aliæ molles, uti sunt circa urbem Rubræ, Pallienses, Fidenates, Albanæ Dove precisamente fossero i Saxa Rubra, e per conseguenza Rubræ Aurelio Vittore in Costantino, lo definisce: Sed Maxentius atrocior in dies, tandem urbe in SAXA RUBRA MILLIA FERME NOVEM ægerrime progressus, cum cæsa acie fugiens semel Romam reciperet, insidiis quas hosti apud pontem Milvium locaverat in transgressu Tiberis interceptus est tyrannidis anno sexto. Se pertanto Rubræ;, e i saxa Rubra erano alle nove miglia da Roma come potevano stare a Grotta Rossa, che dalla porta moderna è poco più di cinque miglia, e dall’antica meno di sette distante? Con Aurelio Vittore concordano gl’itinerarj antichi; l’Itinerario gerosolimitano pone ad Rubras nove miglia distante; la Carta Peutingeriana pone quella stazione a sei miglia dal ponte, e per conseguenza a nove miglia dalla porta antica sotto il Campidoglio. Posto adunque per indubitato che Rubræ, e Saxa Rubra fossero nove miglia distanti da Roma, questa situazione non si trova che a Prima Porta situata più di sette miglia e mezzo distante dalla porta attuale, e por consegnenza circa le nove dall’antica, e dove si vedono ancora avanzi non dubbj di antica città, e di popolazione. Che questa anche nel tempo della Republica fosse un luogo di riposo, o una stazione di posta, lo mostra Cicerone nella seconda Filippica al capo 31., dove parlando di Antonio dice: Quum hora dici decima fere ad Saxa RUBRA venisset. de-