Pagina:Roma Antica 4.djvu/183


DISSERTAZ. DI A. NIBBY. 59

così detto ponte Mulvio, lo vinse, essendosi Massenzio annegato nel fiume. In quella stessa occasione era stato formato un ponte di barche per avere più pronti i soccorsi, e le communicazioni, e questo nella fuga di Massenzio si sciolse come egli avea preparato per Costantino, e fu causa del suo annegamento; Eusebio nel lib, I. della vita di costant. al cap. 32. e Zosimo nel lib. II. cap. XVI. sono di accordo in questo racconto. Al ponte Milvio pure si accamparono Lutazio Catulo e Cneo Pompeo contro Lepido che voleva annullare gli atti di Silla, e rimettere la Republica in confusione. Sed jam Milvium pontem, collemque Janiculum Lutatius Catulus, et Cneus Pompejus Sullanæ dominationis duces atque signiferi alio exercitu insederant. Così Floro al capo XXIII. del libro IV. E a’ tempi di Nerone era celebre per le notturne dissolutezze di quell’Imperadore, come ci racconta Tacito al lib. 13 degli Annali c 47. Pons Milvius in eo tempore celebris nocturnis illecebris erat: ventitabatque illuc Nero quo solutius urbem extra lasciviret. E che sino là si estendesse il Campo Marzio l’ho di già provato a suo luogo da un passo di Strabone al libro V. che lo descrive; e qui aggiungerò ciò, che scrive Cicerone ad Attico (Epist. lib. 12. epist. 33) A ponte Mulvio Tiberini duci secundum montes Vaticanos; campum Martium coaedificari; illum autem campun Vaticanum fieri quasi Martium. Ora, se il Campo Marzio non si fosse esteso o sino al Ponte Milvio, o in quelle vicinanze, non era necessario di citare là il Tevere per porvi i prati Vaticani, di quà a esso; e riunirli all’antico Campo Marzio; ma bastava farlo verso la porta attuale del Popolo, se il Campo Marzio non si estendeva che sino là, come volgarmente si crede. Dopo il ponte la prima stazione che si legge negl’Itinerarj è ad Rubras o Rubras; Ma prima di determinare dove essa fosse è bene descrivere brevemente ciò che fra il ponte ed essa si trova. E primieramente è da notarsi, che appena passato il ponte la strada si divide in due quella a destra, che segue per lungo tempo il corso del Tevere, è l’antica Flaminia, ed ancora oggi ne porta il nome; l’altra a sinistra è la Cassia, dalla quale come a suo luogo vedremo si distaccano la Claudia e