Pagina:Roma Antica 4.djvu/164

40 DELLE VIE DEGLI ANTICHI

go le vie: quindi Festo, o il suo epitomatore Paolo CREPIDINES saxa prominentia. Questi marciapiedi dal passo di Livio addotti di sopra furono per la prima volta coperti di ghiaja dai Censori Quinto Fulvio Fiacco, ed Aulo Postumio Albino, circa l’anno di Roma 477. Quanto alla denominazione di Umbones per indicare i margini delle vie, l’usa Stazio al luogo indicato, ed anche questa trae la sua etimologia dalla natura della cosa.

Tunc umbonibus hinc et hinc coactis.

I Greci chiamavano questa parte χῶμα cioè aggere. Plutarco nella vita di Cajo Gracco C. VII. parlando della sua cura in fare le strade belle, e magnifiche dice; Εὐθεῖαι γὰρ ἤγοντο διὰ τῶν χωρίων ἀτρεμεῖς, καὶ τὸ μὲν ἐστόρνυτο πέτρᾳ ξεστῇ, τὸ δ´ ἄμμου χώμασι συννακτοῖς ἐπυκνοῦτο. Imperciocchè erano placidamente tirate in linea retta, ed una parte era lastricata di pietre polite, e l’altra stretta da doppio rialto di ghiaja. Le pietre poi che componevano questi margini erano poste tutte sulla stessa linea riguardo alla via di mezzo, e perfettamente unite; di dentro poi per legare meglio il rialto di ghiaja, e per maggiore solidità erano a risega cioè altre più lunghe, altre meno, e di tratto in tratto v’erano come cippi più lunghi delle altre pietre, che superavano il resto della costruzione del margine per essere più dentro la terra ficcati, e per elevarsi poco più delle altre pietre. Queste che servivano a maggiormente legare il marciapiede dicevansi gomphi, ed aveano la parte superiore rotonda come si osserva ancora nelle antiche vie, e come Stazio afferma al luogo citato:

Et crebris iter alligare gomphis.


Dicevansi gomphi, perchè erano come tanti chiodi o perni che legavano il resto, e che come quelli si ficcavano, tale essendoli significato della voce greca γόμφος, dalla quale i Latini adottarono la loro. La direzione delle vie tenevasi più che era possibile retta, e per questa ragione si sormontavano tutte le difficoltà, che erano suscettibili di un rimedio. Un passo classico abbiamo di ciò in Plutarco più volte citato, nella vita di Cajo Gracco, al c. 7. dove tratta della cura da quel Tribuno posta nella costruzione delle Vie. Εὐθεῖαι γὰρ ἤγοντο διὰ τῶν χωρίων ἀτρε-