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DISSERTAZ. DI A. NIBBY. | 27 |
bi Flaminia via Ariminum tenus munienda, reliquas triumphalibus viris ex manubiali pecunia sternendas distribuit. Lo stesso afferma Dione1 Ἐν μὲν γὰρ τῷ προειρημένῳ ἔτει τὰς ὁδοὺς τὰς ἔξω τοῦ τείχους δυσπορεύτους ὑπ᾽ ἀμελείας ὁρῶν οὔσας τὰς μὲν ἄλλας ἄλλοις τισὶ τῶν βουλευτῶν ἐπισκευάσαι τοῖς οἰκείοις τέλεσι προσέταξε, τῆς δὲ Φλαμινίας αὐτός, ἐπειδήπερ ἐκστρατεύσειν δι᾽ αὐτῆς ἔμελλεν, ἐπεμελήθη, καὶ ἡ μὲν εὐθὺς τότε ἐγένετο, καὶ διὰ τοῦτο καὶ εἰκόνες αὐτῷ ἐφ᾽ ἁψίδων ἔν μὲν τῇ τοῦ Τιβέριδος γεφύρᾳ, καὶ ἐν Ἀριμίνῳ ἐποιήθησαν. αἱ δ᾽ ἄλλαι ὕστερον εἴτ᾽ οὖν πρὸς τοῦ δημοσίου (ἐπειδὰν μηδεὶς τῶν βουλευτῶν ἡδέως ἠνάλισκεν) εἴτε καὶ πρὸς τοῦ Αὐγούστου τις εἰπεῖν ἐθέλει, ἐπεσκευάσθησαν. Nell’anno predetto vedendo, che le vie fuori delle mura per la negligenza eransi rese impraticabili, commandò che le altre fossero dai Senatori, a proprie spese ristaurate; egli poi si prese la cura della Flaminia, poiché per essa dovea uscire in campagna. Questa fu subito risarcita, e perciò furono a lui erette statue negli archi sul ponte del Tevere, ed in Rimini; le altre però, (siccome nessuno de’ Senatori spendeva volontieri) furono risarcite a spese publiche, o se si vuole dire, a spese di Augusto stesso. Quindi di nuovo, divenuto Curatore delle vie, fece il milliario Aureo. ed assegnò ad esse de’ personaggi pretorj, che invigilassero sul loro risarcimento, ed avessero due littori, come secondo Dione si è veduto di sopra2. A cagione di questa cura di Augusto per le publiche vie furono battute in suo onore le medaglie colle epigrafi QVOD VIAE MVNITAE SVNT, due delle quali si riportano nel primo tomo di Nardini. Pare da una iscrizione riportata da Grutero3, che questo risarcimento della via Flaminia fatto da Augusto si eseguisse sotto la sorveglianza di Cajo suo nipote.
Tiberio malgrado fosse poco amante di opere publiche, meno quelle, che riguardavano i suoi piaceri infami, pure delle strade si prese gran cura avendo risarcito quelle delle Gallie e delle Spagne, sic-