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46 MEMORIE


119. Nelle radici del Monte Aventino verso Santo Savo nella vigna che è oggi del Sig. Giuseppe Grillo, fu scoperto un Fauno di marmo a sedere; la grandezza è di naturale, e di eccellente maestro, con altri frammenti di statue; ed ha trovato anche un caldajo di rame pieno di medaglie di metallo di grandezza quanto un quatrino, tutte ricoperte dalla terra, che non ho mai potuto chiarirmi di chi siano; e certi manichi di secchietti di rame ed un pajo di forbici di ferro lunghe da due palmi e mezzo, di quella sorte, che si tengono ferme da un lato, e dall’ altro si calca a leva, che usano li Stagnari, e quelli che tagliano il rame, e da queste forbici mi dò a credere che in quel luogo vi fossero fonderie, per essere dette forbici stromento di fonditori. Questo si trovò l’anno passato, e cavando non è dubbio, che si troveranno delle altre cose, per le quali l’uomo si accerta del tutto.

120. Accanto la Chiesa di Santa Maria in Navicella si trovarono molti travertini; non sono in opera, ma scomposti, e perchè l’aquedotto che passa innanzi San Giovanni Laterano, accenna andare al detto luogo, però credo che vi facesse un angolo il quale dividendo l’acqua partorìsse due acquedotti uno dei quali andasse all’Antoniana, siccome testificano alcune lettere fatte di tavolozza, le quali risaltano più in fuori della faccia dell’acquedotto, e dicono NIANA, e ’l T e l’O è ruinato, l’altro accenna andare al palazzo maggiore, e di parte in parte se ne vedono alcuni pezzi rimasti; bisogna che ivi l’acquedotto traversasse una strada e per farla ampla, e spaziosa e perchè il gran vano non facesse peso all’acquedotto, fabbricavano di travertini con buoni fianchi, come al presente ne vediamo un altro dinanzi all’Ospedale di San Gio. Laterano nel medesimo acquedotto. Il medesimo ho osservato negli acquedotti, che ogni tante canne vanno serpeggiando. Mi si potrebbe dire che ciò facessero per l’impedimento di altri edifizj, ma questa ragione non milita, perchè alla campagna dove non erano respettivamente edifizj, fanno il medesimo serpeggiamento onde voglio credere, che gli antichi lo facessero per smorzare con dolcezza il gran impeto dell’acqua, che forse avrebbe gettato le pareti, e veniva anche ad essere più purgata.