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DI FLAMINIO VACCA | 41 |
105. Mi ricordo che il detto Sig. Giorgio Cesarini comprò una grossa colonna di cipollino, che era nel Foro Traiano in casa di Bastiano Piglialarme, e detta colonna la condusse al suo giardino a S. Pietro in Vincola per dirizzarla, e ligarvi sotto un orso, e porvi sopra un'aquila di bronzo; denotando queste tre cose l’armi sue; ma la morte interruppe il pensiero.
106. Ho veduto cavare da S. Stefano Rotondo sino allo spedale di S. Giovanni Laterano, e trovare molte stufe plebee, e muri graticolati con alcuni condotti di piombo, e molte urne con ceneri; tutte cose di poca considerazione.
107. Nella via Prenestina fuori di Porta S. Lorenzo fuori delle mura, vi fu trovato un pilo di marmo con bellissima Iscrizione, nella quale si lodava una mula, che in quello era sepolta, dicendo fra le altre lodi, che s’inginocchiava, acciò il padrone che era vecchio potesse montare sul dosso: ed il Reverendo Don Pier Leone Castello ne farà menzione nell’opera che fa degli epitaffi, che quanto prima darà a luce.
108. Mi ricordo poco lontano dal suddetto luogo esservi un casale che si chiama Marmorata. Vi sono molti segni d’antichità, e deve tener tal nome, perchè anticamente vi dovevano essere molti marmi. N'è il padrone il Capitolo di S. Giovanni Laterano; il quale volendo fare un cancello al detto casale, fece chiamare certi scarpellini a spaccare due grossi pezzi di travertini, che stavano in opera sopra terra uno sull'altro: e quando li scarpellini ebbero spaccato quello di sopra, volendo allargare l’un pezzo dall’altro, videro dentro un vaso d’alabastro cotognino col suo coperchio. Quelli del casale, che erano venuti ad ajutare a dar leva, dissero alli scarpellini, che non lo toccassero, ed uno di loro corse a dar la nuova al Capitolo; ma li scarpellini desiderosi di vedere, lo scopersero, e vi trovarono delle ceneri, e sino a venti bottoni di cristallo di montagna, un anello d’oro con la pietra, un arizza crine d’avorio con le punte d’oro, ed un pettine d’avorio, e con le ceneri mescolati alcuni bruscioli d’oro. Arrivati quelli del Capitolo si assorbirono ogni cosa, e gli scarpellini non ebbero cosa alcuna. Mirate come gli