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DI FLAMINIO VACCA 33


80. Nel Pontificato di Gregorio XIII nel medesimo Monte Aventino negli Orti di Santa Sabina, vi furono trovati una gran quantità di molini, ovvero macinelli da macinare a mano, fatti di quella pietra rossa, che si trova a Bracciano. Si crede, che in quel luogo vi fosse qualche Fortezza, dove si salvavano gli antichi moderni al tempo delle Parti, e con quelli macinassero frumento, legumi, ed altro, che faceva loro bisogno, Vi erano anche molti muri di case, plebee, e perché detto Aventino, è fortissimo della parte del Tevere sino a Testaccio, mi dò a credere se ne servissero di Fortezza,

81. Molti anni sono, quando andava vedendo le Antichità, ritrovandomi fuori di Porta San Bastiano a Capo di Bove, per la pioggia mi ricovrai in una Osteriola, e mentre aspettava, ragionando coll’Oste, questo mi disse, che pochi mesi avanti, vi fu un uomo per un poco di fuoco, e la sera tornò con tre compagni a cena, e poi andavano via, ma li tre compagni non parlavano mai; e questo seguì per sei sere continue. L’Oste sospettò, che questi facessero qualche male, e si risolse accusarli; onde una sera avendo al solito cenato, col favore della luna, tanto li codagiò, che li vide entrare in certe grotte nel cerchio di Caracalla; la seguente mattina ne fece consapevole la corte, la quale subito vi andò, e cercando in dette grotte, vi trovarono molta terra cavata, e fatta una cava profonda, nella quale vi erano molti cocci di vasi di terra, rotti di fresco, e rozzolando in detta terra, trovarono li ferri ricoperti, con che avevano cavato. Volendomi io chiarire del fatto, essendo vicino, vi andai, e vidi la terra cavata, e li cocci di vasi come Vettine. Questi si tiene fossero Goti, che con qualche antica notizia trovassero questo tesoro.

82. Presso S. Bastiano, in una vigna di rincontro, furono trovate molte statue in un luogo ornatissimo di pavimenti mischiati, con belli scompartimenti; e molte medaglie bruciate, come anche molti musaici scrostati dal muro: dinotava non grande edifizio, ma ricco di ornamenti.

83. Poco lontano dal detto luogo, si scende ad un casaletto, del quale ne sono Padroni li Caffarelli; che con questo nome è chiamato il luogo; vi