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32 | MEMORIE |
sente è appresso di me; e detta Nicchia credo, che servisse per detta Testa.
77. Poco lontano dal detto luogo, nella Vigna del Ronconi, quale è inclusa nelle ruine del medesimo Palazzo maggiore, mi ricordo esservisi trovati diecidotto, o venti torsi di statue, rappresentanti Amazoni, poco maggiori del naturale. E nella medesima Vigna essendosi crepata la Vasca del vino, ed il detto Ronconi facendo levare il lastrico vecchio di detta Vasca per rifarvi il nuovo, si scoprì un’Ercole compagno di quelli del Cortile Farnese1, né vi mancava se non una mano; nella base vi erano le seguenti lettere OPVS LISIPPI; il Duca Cosmo di Toscana la comprò per scudi otto cento dal detto Ronconi, facendola trasferire a Fiorenza, dove al presente si trova,
78. Mi ricordo, che appresso il frontespizio di Nerone, fu trovato un gran Colonnato di marmi salini, il maggior de’ membri, ch’io abbia ancor visto: Colonne grosse nove palmi maravigliose, delle quali ne furono fatti varj lavori, tra’ quali la facciata della Cappella del Cardinale Cesi a Santa Maria Maggiore: di una base sì fece la Tazza della fonte del Popolo, e di un’altra quella di Piazza Giudia.
79. Nel tempo di Pio IV mi ricordo, che Matteo da Castello tolse a spianare una Vigna sopra il Monte Aventino, e cavandoci, trovò Vasi di piombo con dentro quantità di medaglie d’oro con conio di Sant’Elena, e dal rovescio una Croce, e subito le portò al Papa, il quale vista la sincerità di Matteo, gliene fece un presente, e così mi raccontò il detto Matteo. Ciascuna di esse medaglie pesava da dodici in venti giulj, e ne trovò circa mille otto cento.
- ↑ Ercole più simile a quello del Cortile Farnese è quello acquistato da Monsign. Guarnacci in Roma, leggendovisi lo stesso nome di Glicone Ateniese, stampato dal Ficoroni ne’ suoi Vestigi di Roma Antica parte seconda pag. 62.