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— XV —


Cinte del peplo italico,
     Vergini sacre e donne,
     Pietose al Ciel volgendovi,
     Ai colli di Sionne,
     Date melòdi e cantici.
     De profundis, corone,
     112Ai morti a Montanara e a Curtatone.(3)



(1) Mi limiterò a far cenno del bravo cannoniere Elbano Gasperi, nativo di Porto-Ferraio, che si ridusse pressochè nudo, e stava fermo e risoluto a continuare il fuoco del suo cannone, altro fra i quattro che tenevano i Toscani, mentre delle munizioni incendiate aveano ucciso diversi artiglieri.

(2) È noto che il combattimento del 29 maggio 1848, sostenuto così mirabilmente da tanto fiore di gioventù toscana (e giustizia vuole non si dimentichino i Napoletani che vi presero parte e gareggiarono in prodezza) diretto a Curtatone dal colonnello piemontese Campia e a Montanara dal tenente colonnello Giovannetti, lucchese, nobile avanzo dei dragoni di Napoleone I, ambidue intrepidi condottieri, ritardò ai Tedeschi la marcia per battere l’esercito sardo e liberare Peschiera dall’assedio, col quale più gagliardamente si stringeva nel dì 28, iniziato dopo la battaglia di Santa Lucia e felice-