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16 g. castellani

scorso quando le zecche ripullularono per opera del Governo Papale, che nel moltiplicarsi di esse e dei loro prodotti cercò un rimedio alla penuria di numerario.

Questi fatti mettono in luce nuova l’essenza delle Zecche Pontificie delle quali, meno poche eccezioni, non evvi illustrazione razionale, e sarei ben lieto che questo mio lavoro inducesse altri a studiarle partitamente per vedere se, come io ritengo, i fatti speciali da me osservati e rilevati per la Zecca di Fano trovino riscontro nelle altre.

Alle notizie raccolte premetto un cenno bibliografico e faccio seguire la descrizione di tutte quelle monete di Fano che sono in mio possesso, o dedussi da pubblicazioni a me note, o delle quali ebbi notizia da Direttori di pubbliche collezioni e da privati raccoglitori1. Questa parte non è certamente completa, ma pur troppo rimasero inaccessibili alle mie ricerche molte collezioni dalle quali avrei potuto sicuramente avere larga messe di nuove monete. E certo poi che ci manca il modo di riconoscere e classificare i prodotti della Zecca Fanese in alcuni periodi ne’ quali s’ignorava finora che fosse stata attiva. Chiudo il lavoro con un’appendice nella quale ho dato luogo a quei documenti che mi parvero più interessanti e che meglio servono a illustrare e corroborare le notizie da me date nel testo.

Mancano del tutto le notizie degli artisti che lavorarono per la zecca, e ciò perchè i documenti conservati nell’Archivio Comunale di Fano relativi ad essa sono, diremo così, estrin-

  1. Ricordo e ringrazio qui pubblicamente i signori: Cav. Dott. Solone Ambrosoli Conserv. del Gabinetto Numism. di Brera, Comm. Edoardo Brizio Direttore del Museo Governativo di Bologna, Cav. Arsenio Crespellani Direttore del Museo di Modena, Cav. Luigi Frati Direttore del Museo Civico di Bologna, Cav. Ercole Gnecchi, Comm. Giovanni Mariotti Direttore del R. Museo di Parma, Cav. Luigi Adriano Milani Direttore del Museo Archeologico di Firenze, Conte Nicolò Papadopoli Senatore del Regno, Prof. Alberto Puschi Direttore del Museo di Trieste, Giuseppe Rivani Direttore del Museo di Ferrara i quali tutti mi furono larghi di notizie, impronte e descrizioni di monete, sopra tutti poi il signor Cav. Ercole Gnecchi dal quale ebbi aiuti efficacissimi di suggerimenti, di libri e, direi quasi, di collaborazione. Debbo anche ricordare per debito di gratitudine i defunti: Comm. Camillo Brambilla, Comm. Vincenzo Promis e Dott. Umberto Rossi.