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CAPITOLO V.


Gregorio XIII, Boncompagni, bolognese — Medaglie in suo onore — Alessandro Menganti incisore dei conii della zecca — Nuove monete: "i gregorii„, "le piastre„ — Costruzione del nuovo palazzo della zecca — Altre medaglie in onore del papa — Sisto V — Urbano VII — Gregorio XIV — Innocenzo IX — Clemente VIII — L'incisore Giovanni Angeli — Pericolo di chiusura dell'officina — Carteggi sulla zecca e le nuove impronte — Corso della moneta in Bologna nella II metà del sec. XVI.


Di molto interesse per la nostra illustrazione è la storia del tempo del lungo pontificato di Gregorio XIII (1572-1585), al secolo Ugo Boncompagni di Bologna, tanto benemerito per l’incoraggiamento che alle lettere ed alle arti diede nella sua città nativa. A lui noi dobbiamo esser grati di aver scelto nel grande Menganti il riproduttore dei suoi ritratti e delle imprese di Bologna nelle molte e variate monete del suo tempo.

Il nuovo pontefice si guadagnò subito la gratitudine dei bolognesi ordinando, appena salito al soglio, che si sospendesse la fabbrica delle fortificazioni di Castelfranco, ordinata dal suo predecessore con danno politico e finanziario rilevante per Bologna, il cui erario allora esausto non poteva sopportare l’enorme spesa impostagli. Per dimostrare al papa il contento della cittadinanza il Senato mandò un’ambascieria a Roma e avvertì lo stesso pontefice di voler ricordare la grazia ottenuta con medaglie, colonne ed altre dimostrazioni1. Una colonna fu infatti eretta a Castelfranco per ricordare il beneficio ottenuto, ma ora più non esiste.

Le medaglie commemorative furono subito coniate e ne abbiamo il primo ricordo in una lettera

  1. Lettere dell’Ambasciatore al Senato, 24 maggio 1572.