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consentire con lui, non essendoci (per ciò che riguarda lo spazio) affatto bisogno di tale abbreviazione; che anzi, a riempiere lo spazio lasciato libero dall’iscrizione vi si aggiunse una palma. D’altronde l’abbreviazione anziché in princis (della qual parola non esistono esempi in tutta la latinità) si sarebbe fatta in PRICEPS1. Adunque PRINCIS non è un’abbreviazione di princeps.

E non è neppure a dirla una forma secondaria o volgare del classico princeps. Ciò si sarebbe forse potuto supporre nel caso, che il medaglione fosse assai più recente; risalisse cioè solo al periodo dello svolgimento delle lingue neo-latine; che allora noi troviamo la forma PRINCE2, alla quale parola si poteva supporre aggiunta la terminazione latina is, onde PRINCEISPRINCIS. Ad ogni modo ciò non potè essere al principio del secolo VI, a cui risale il medaglione di Teoderico.

Esaminerò quindi brevemente le varie ipotesi poste innanzi dallo Stückelberg, dividendo così la parola in questione: PRINC · I · S, come fu divisa dallo stesso.

PRINC - I - S

1) Princeps iuventutis senatus
2) iuvante salvatore
3) inclyta stirpe
4) imperator salutatus.


I.

1) iustus 2) illustrissimus, illustris 3) indulgentissimus
4) invictissimus 5) inclytus.

S.

1) sanctissimus 2) serenissimus 3) sempiternus 4) semper.

  1. Forcellini, De Witt ad voc. Princeps: Priceps, is omissa n habetur in Inscrip. apud Momm. n. 3859. pricipi.
  2. Forcellini, Totius lat. lexiconDu Cange, Glossarium med. et inf. latinitatis. Notisi però che il Du Cange nell’addurre il passo tratto dalla Chron. S. Dion., tom. 3, Goll. Hist. Franc: Lienarz, qui ot esté li uns des Princes le rei Ghilperic, etc, avverte che principes in questo caso equivale solo a proceres Palatii.