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la zecca di bologna - documenti 527


(L. S.) Baptistae de Rolandis Civis, Notarius, et Ill.mo Senatus Bononiae a secretis Cancellarius de presentis rogatus fui, ideo et omnia in hanc publicam, et autenticam formam mam redigi, meoque signo signavi in quorum fidem, etc. „

      (Arch. pontificio. Zecca, Istrumenti e scritture).


XXI.

1685.

Capitoli dell'Ufficio del Zecchiere.


" I. Non possa il Zecchiero battere, o cuniare sorte alcuna di monete d’oro, o d’argento, o di Rame, se non con licenza da ottenersi dall’Ill.mo Reggimento avanti del Sig. Superiore per li tre quarti de Voti de Congregati, e con gl’Impronti, che li saranno ordinati dalli S.ri Assonti sopra la Zecca.

II. Sia tenuto il Zecchiere abitare nel Palazzo fabbricato a talo effetto, et esercitare d.° Uffizio, e Magistero nelle stanze da basso, e non altrove, ne possa sublocare parte alcuna di d.° Palazzo fuori che la parte più alta, dovendo però ottenerne prima la licenza dall’Assunteria, anche circa il tempo por cui dovrà durare la sublocazione.

III. Non possa far cuniare moneta in Zecca se non di giorno, e cioè dall’hora della Messa di S. Pietro insino all’Ave Maria, siccome non dovrà permettere, che alcuno si serva della stanza della stamparia, ne delli Torchi in quella esistenti ad alcun’altro uso, fuori che di stampare le Monete, che da esso Zecchiere saranno consegnate allo stampatore di tempo in tempo.

IV. Sia obbligato il Zecchiero a tutte sue spese, rischio, calli, danno, et interesse far battere fedelmente gli Ori, Argento, o Rame, che li saranno portati, o che dall’Assunteria di Zecca fossero al medesimo consegnati, come si dirà a