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la zecca di bologna - documenti | 519 |
XVIII.
19 maggio 1635.
Capitoli per battere quattrini di rame.
" Gli Assonti della Zecca inherendo al Rescritto fatto ultimamente sotto li xx d’Aprile passato da VV. SS. Ill.me il quale comanda ch’essi stabiliscano precisamente quei capitoli che pareranno neccessarij per battere in Zecca Δ.di cinquemila di quattrini minuti per poter poi venire alla deputazione del Ministro o Zecchiere come parerà meglio all’Ill.mo Reggimento, non ponno se non rappresentare loro la firma de’ i Capitoli co’ quali per partito del Medesimo Reggimento sotto li xj di Maggio del 1623, furono battuti buona parte delli quattrmi di rame, che si veggono bora tanto in Bologna, quanto altrove col cuneo della Città: I quali capitoli per giudicio dei suddetti Assunti paiono molto adeguati ai tempi presenti tanto più non havendo partorito nella pratica loro alcun disordine o alterazione della piazza che però stimarieno si potesse seguitar nella sudetta forma quando così paresse a VV. SS. Ill.me: alla prudenza delle quali si rimettono e sono gl’infrascritti, cioè: nelli capitoli del Zecchiere al capitolo 3.°
Quanto alli quattrini di rame, et mezzo bolognini, dovranno questi essere di rame schietto, buono e ne andranno per libra di peso 120 et delli mezzo bolognini pur di rame schietto numero quaranta per libra di peso et al cap.° x.°
Si dichiara che la fattura in occasione di battere quattrini di rame schietto sia di soldi numero sette e denari otto per ogni libra di peso, et per li mezzo bolognino pur di rame soldi sei e denari quattro. Che è quello si è praticato ultimamente col Salvatico. Raccomando a VV. SS. Ill.me Li medesimi Assonti, che il suddetto Salvatico se ne ritrova de’ i già tondati (?) che non vi resta se non mettervi il cunio, per L. quattromila in circa, tutti quattrini minuti quali esso havea autorità di batterli, quando gli fu ordinato che restasse: ond’esso per ubbidirle li ha tenuti così indisposti per tre