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contribuzioni al corpus numorum 45

comune, è abbastanza interessante per determinare una varietà di questi medaglioni d’argento di conio romano, estremamente rari a quest’epoca. Difatti Cohen non ne cita che due, di cui il primo, rappresentante Pallade seduta, passò dalla Collezione Duprè a quella del Museo Britannico, l’altro, simile a quello ora descritto, si cita come altre volte appartenuto alla stessa Coll. Duprè; ma non vi esisteva più al momento della vendita e non se ne conosce l’ubicazione attuale. Un esemplare unico in oro colla stessa rappresentazione di Pallade battagliera esisteva al Gabinetto di Parigi; ma disparve nel furto del 1831.

L’esemplare descritto è quindi il terzo medaglione di conio romano che si conosca attualmente di Domiziano e certo era la gemma della Collezione Boyne, tanto più che la conservazione ne è perfetta.


ADRIANO


3. Medaglione d’Argento di conio asiatico. — Dopo Coh. 3.

Peso gr. 10,300.

    D/ — IMP CAE TRAI HADRIANO AVG P P Busto laureato a destra coll'egida.

    R/ — COM · BIT Figura virile (Adriano?) in abito militare con un'asta e una piccola vittoria, in un tempio a quattro colonne. Il frontone, ornato di fregi, porta la leggenda: ROM S P AVG.

(Tav. I, N. 3).


Una nota del Cohen dice che i dotti non hanno ancora trovato il significato delle lettere ROM S P AVG, che figurano su parecchie varietà di questi medaglioni. Guardando la rappresentazione del nostro medaglione, simile del resto a quella di parecchi altri dello stesso Adriano, un tempio, nell’atrio del quale sta l’imperatore colle insegne della vittoria, mi pare potrebbe considerarsi come l’inaugurazione di un nuovo tempio. E quindi, dato che il tempio fosse dedicato dal senato e dal popolo, oppure specialmente dal senato all’imperatore, si potrebbe forse leggere:

ROMAE (o ROMANVS) SENATVS POPVLVSque AVGVSTO oppure:

ROMANI SENATORES PATRES AVGVSTO.