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Lari in suntma sacra via, dedusse che, tanto i denari dei ripostigli di Sassoforte e Peccioli, quanto l’altro edito dal Neumann, fossero stati coniati da uno stesso zecchiere, il cui triumvirato avrebbesi pertanto dovuto assegnare all’anno 737 di Roma. Stando a ciò, P. Accoleio Lariscolo avrebbe quindi avuto a colleghi M. Sanquinio e L. Mescinio Rufo.

" Aggiunge però il Borghesi: " Io peraltro non oso d’insistere molto su questa congettura, finché non venga alla luce qualche altro esemplare della medaglia del Neumann, perchè la circostanza di essere unica finora, porge motivo di temere, che per un errore di zecca le sia stato permutato il diritto, onde invece del suo proprio, ne abbia ricevuto uno estraneo. Tuttavolta, anche nel supposto di qu.esta permutazione, ella proverà sempre che non può esser corso grande intervallo fra l’età del conio di Accoleio e l’ottavo tribunato d’Augusto; ed infatti il tesoro di Cadriano, nel quale non fu trovata la medaglia di questa gente, somministra un argomento per giudicarla posteriore alla guerra tra Cesare e Pompeo. „

" Se non si è trovato altro denaro di Accoleio Lariscolo, abbiamo invece ora la nostra iscrizione in cui è nominato questo personaggio o un immediato discendente di lui, la quale sia per la paleografia, che conviene egregiamente al tempo di Augusto, sia per la qualità del materiale in cui fu incisa, cioè il marmo, non può assolutamente farsi risalire all’anno 711 di R. Quindi la data proposta dal Borghesi, pel triumvirato di P. Accoleio Lariscolo, ci pare che sia maggiormente confermata dal nuovo titolo lanuvino. „

L. Borsari.


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Finito di stampare il 20 settembre 1898.


Scotti Reno, Gerente responsabile.